Gode il Monza ma soprattutto godono meritatamente i suoi tifosi a distanza di sette mesi dall'ultimo successo esterno (1-3 a Verona ad ottobre) e di quattro dall'ultima gioia da tre punti (il 2-1 alla Fiorentina di gennaio scorso). Una vittoria che scongiura il pericolo per lo stesso Monza di entrare nel libro nero della Serie A col peggior punteggio raccolto in stagione nei campionati a venti squadre: questo poco invidiabile record resterà ancora in mano alla Salernitana edizione 2023/2024 con soli 17 punti, mentre i biancorossi sono saliti a 18 con questo colpo di coda a Udine.

Bene ma non benissimo: orgoglio e rabbia si sono visti al "Bluenergy Stadium", ma forse sarebbe stato meglio godersi lo stesso atteggiamento anche nei mesi precedenti. L'emergenza era anche ieri (ai soliti noti, si sono aggiunti Caldirola e Dany Mota come indisponibili), eppure è stata vittoria. Va bene il mini obiettivo del record nero, ma resta comunque poca gloria da una stagione orrenda, e sarebbe meglio non ostentarlo troppo anche perché si parla, al momento, solo di un solo punto in più rispetto a quella impresentabile Salernitana.

Questa volta i cambi hanno dato ragione a mister Nesta, così come la fortuna: lo stesso tecnico ha messo in campo un pezzettino del Monza futuro, lasciando fuori i prestiti come Turati, Lekovic e Palacios, per puntare su quei giocatori di proprietà del club come Pizzignacco, Brorsson e Forson. Sarebbe bello cominciare ad intravederlo quel futuro, oltre a spiragli su novità societarie. Questi giocatori hanno sicuramente qualcosa in più da dimostrare rispetto a chi è giustamente solo di passaggio. All'orizzonte le ultime due gare contro Empoli e Milan: sperando di vedere la stessa rabbia messa in campo contro l'Udinese.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 12 maggio 2025 alle 09:00
Autore: Roberto Sabatino
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