Dodici club europei effettuano lo strappo. Lo si temeva visti i problemi del calcio, si sperava che attraverso il dialogo si riuscisse a risolvere i problemi. Dodici club europei hanno però deciso di passare alle maniere forti fondando la Superlega. Cosa accadrà non ci è dato a sapere, potrebbe essere una mossa per strappare più soldi e potere alla UEFA oppure potrebbe davvero concretizzarsi in una nuova competizione privata che rappresenterebbe una svolta epocale per tutto il sistema calcio. 

La Serie B intanto guarda alla cosa con la preoccupazione di chi sa di non essere coinvolto direttamente, ma l'appeal del calcio del futuro dipenderà molto dall'evoluzione della situazione. Le ricadute, ovviamente, ci saranno anche sulla seconda lega, da anni in difficoltà e con tanti club che fanno una fatica tremenda a tenere i conti in regola. 

Preoccupato ancora di più sarà Adriano Galliani, promotore assieme a Berlusconi in passato di un'idea molto simile a quella promossa da Perez e Agnelli, poi naufragata, e ora a capo della Lega B e con un progetto, quello brianzolo, in rampa di lancio. 

La situazione è mutata. Quella volta Galliani era alla guida del Milan, club di prestigio mondiale e inserito nell'aristocrazia del calcio, ora invece la realtà è quella del Monza, squadra dal peso specifico diverso che il suo pedigree internazionale deve costruirlo mattoncino dopo mattoncino. Sicuramente sconvolgimenti del genere possono complicare i piani e ostacolare la crescita e forse per questo al dirigente brianzolo l'idea di un campionato così elitario piace molto meno che in passato. L'ambizione della proprietà non si limita alla promozione, che sarebbe comunque storica in Serie A, ma ad imporsi nel giro di pochi anni nel panorama calcistico italiano ed europea, a fare cioè del Monza una big. Se il sistema si fa chiuso da partecipazioni permanenti che lasciano poco spazio alla meritocrazia sembra impossibile pensare ad una scalata. 

Tutto è in bilico, per ora non si può fare altro che osservare da lontano quello che accade e studiare le possibili contromosse. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 20 aprile 2021 alle 12:00
Autore: Stefano Pontoni
vedi letture
Print