Il Monza di mister Bianco, nonostante le importanti defezioni della pausa nazionali, mette a referto la seconda vittoria consecutiva in campionato. Tre punti fondamentali a discapito di un avversario partito molto bene in questo inizio di stagione. Ma non è tutto oro quel che luccica.

I biancorossi, dopo un avvio di gara faticoso, macinano azioni pericolose con trame di gioco gradevoli. Thiam viene chiamato in causa sporadicamente, ma si fa trovare pronto. Da rivedere alcune uscite a dir poco azzardate fuori dall’area di rigore. Keita Baldé è il grande protagonista delle manovre offensive dei brianzoli e si rivela un vero rapace nel ribattere in rete la respinta del palo sul tiro di Azzi. Il suo primo centro nel torneo cadetto regala al Monza la vittoria nel primo parziale.

Nella seconda frazione le squadre si allungano e gli spazi diventano ampi e idonei per una partita decisamente più divertente. I biancorossi creano in continuazione pericoli verso la porta dei padroni di casa ma non concretizzano, in alcuni casi sbagliando clamorosamente l’ultimo passaggio, oltre a molte conclusioni fiacche e senza convinzione. Si creano così i presupposti per un psicodramma che avrebbe portato ad un ritorno a casa con molti rimorsi. L’ultimo minuto di gioco è tensione allo stato puro. Pessina perde un pallone sanguinoso in mezzo al campo che proietta il Frosinone pericolosamente nell’area di rigore brianzola. Il palo grazia i bagaj e inchioda il risultato sullo 0-1 finale.

Al triplice fischio sorrisi e abbracci ancora più forti per il brivido finale corso. Serve un Monza più cinico e cattivo sotto porta, una costante degli ultimi anni, la più dura a morire. Vediamo, però, anche il lato positivo. Per ora ottobre è un mese totalmente positivo per i risultati ottenuti e vittoria chiama vittoria. Questa è la strada, percorriamola senza indugio.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 20 ottobre 2025 alle 20:30
Autore: Roberto Sabatino
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