L'ultima visita ufficiale della proprietà americana allo stadio, con Lauren Crampsie accompagnata da Mauro Baldissoni, non fu memorabile: il Monza perse in casa col Padova, e le voci su un possibile esonero di mister Paolo Bianco si accesero come legna nel fuoco.

Quattro settimane più tardi, è già un'altra storia: il bello dello sport in generale, una montagna russa in cui all'inizio sembri colare a picco e poi ti rialzi con grinta verso la cima più alta. Quello che sta facendo il Monza, tre vittorie di fila che in Brianza non si vedevano da tempo immemore: ieri il punto esclamativo contro la Reggiana, con i big tornati ad esserlo (Izzo versione Del Piero, Dany Mota letale, Keita Balde ispiratore, Pessina metronomo, attendiamo ancora solo Colpani...).

Entusiasmo per il secondo posto in classifica, gruppo sempre più compatto e ambiente che ha ritrovato gioia ed entusiasmo dei tempi belli: ecco, questa volta il presidente Crampsie, ieri allo "U-Power Stadium" anche con Brandon Berger, avrà assistito a tutt'altra storia rispetto alla prima volta brianzola. E starà cominciando ad amare anche questo sport, sempre più convinta dell'investimento giusto nel calcio a Monza. 

Risalire subito in Serie A, è impresa per pochi, anche se negli ultimi tre-quattro anni società solide come Genoa, Cagliari e Sassuolo hanno dimostrato che con serietà e lavoro, si può fare. La concorrenza in questo torneo cadetto è altissima, ma il Monza in questi ultimi turni di campionato ha ribadito un concetto che a tutti era già chiaro in estate: con questa rosa, può far paura a tutti.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 26 ottobre 2025 alle 09:30
Autore: Roberto Sabatino
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