Interviene a Milano durante l'evento sportivo 'Sports Industry Talk' Gabriele Gravina, presidente della FIGC, sulla situazione del calcio italiano e dei suoi campionati professionistici.

Come riportato da 'Calcio e Finanza', Gravina vuole ridurre il numero di promozioni e retrocessioni tra i tre principali campionati, adducendo al numero sproporzionato tra le partecipanti e il loro 'turnover' (cambio di una squadra tra categorie).

Troppe per il presidente della FIGC, che dichiara:

"La riforma del calcio italiano è già in atto, anche se forse si percepisce meno di quanto dica la realtà. È partita con l’approvazione del piano strategico a marzo 2024: un vero e proprio piano industriale che incide molto sul tema della sostenibilità. Stiamo cercando di mettere in sicurezza i conti del nostro calcio, ormai sempre più in difficoltà. C’è però confusione: si parla spesso di “riforma del calcio” intendendo solo la riforma dei campionati. E quando si parla di riforma dei campionati si riduce tutto alla diminuzione delle squadre professionistiche".

Un argomento difficile, che ogni giorno fa discutere gli appassionati di calcio vista anche la situazione Nazionale Italiana, che nell'ultima gara contro la Norvegia ha di certo dimostrato di essere in una crisi profonda.

"È sei anni che lo ripeto: per cambiare il numero delle squadre serve il consenso di tutte le componenti. E oggi questo consenso non c’è. Stiamo parlando di qualcosa che potrà avvenire nel breve termine."

Gravina quindi asserisce ad alcuni problemi di unanimità, non tutti approvano questo nuovo cambiamento, probabilmente è un problema di 'classi', chi sta più in basso non vuole cedere la propria situazione a chi sta più in alto.

"Quello che va affrontato in maniera decisa è il turnover che è eccessivo e dannoso. In Serie A retrocede il 15%, in Serie B il turnover è sul 35% delle squadre, in C il 20%. È insostenibile. In C, negli ultimi quattro anni, tre retrocesse su quattro sono fallite. C’è l’esigenza di raffreddare il sistema. Probabilmente il 10% di turnover in A, il 20% in B e il 20% in C è un’altra soluzione che realisticamente, con un po’ di buon senso e buona volontà, entro dicembre io farò questo tipo di proposta". 

Cosa vuol dire questo? Nel caso in cui passasse la proposta di Gravina, a retrocedere dalla Serie A alla B sarebbero solo 2 squadre, con altrettante a fare il percorso inverso e a scendere dalla B alla C. Cosicché il campionato cadetto abbia solamente quattro 'nuove partecipanti' rispetto all'anno precedente, al contrario delle sette attuali (tre promosse e quattro retrocesse).

La proposta dovrà essere ultimata e poi presentata, Gravina conta entro dicembre. Sarà questo il futuro del calcio italiano?

Sezione: News / Data: Ven 21 novembre 2025 alle 10:00
Autore: Claudio Casati
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