A Monza, il calcio—beh, non è soltanto passione sfrenata o cori da stadio. C’è dell’altro, forse qualcosa di più intrecciato con la vita quotidiana: una spinta verso la coesione sociale, nuove strade per lo sviluppo e chissà, un ventaglio di opportunità che fino a poco tempo fa sembrava piuttosto distante.

Dopo la promozione in Serie A dell’AC Monza, qualcosa sembra essersi effettivamente mosso nell’economia locale; il tessuto stesso della città ha iniziato a cambiare ritmo, o almeno, così si percepisce stando ai segnali più evidenti. Sì, il club biancorosso—storicamente molto “radicato”—è ora citato come esempio di inclusione, formazione, persino aggregazione. Un po’ modello, un po’ ispirazione, persino per altri club minori e le nuove iniziative che le istituzioni locali stanno cercando di mettere in campo.

Sul piano dei numeri, la Fondazione Monza Brianza riporta che negli ultimi tre anni l’indotto diretto delle attività sportive ha superato i 13 milioni di euro. Può sembrare una cifra notevole, però non è solo una questione economica: intanto, la rete di associazioni che si occupano di welfare, volontariato e innovazione sociale ha stretto legami più intensi tra amministrazione, scuole e associazioni no profit. Così, parlare oggi di crescita economica a Monza significa anche affrontare un sistema un po’ più complesso—uno strano mix di sport, territorio, partecipazione… e alla fine viene fuori sempre la stessa parola, quasi come un ritornello: comunità.

Legame tra club e territorio

È stato solo dopo il 2022, con l’arrivo in Serie A, che l’AC Monza sembra aver cambiato passo. Non è mai stato un club avulso dalla città, però adesso si parla di un coinvolgimento molto più strutturato: ci sono più di 400 ragazzi che fanno parte di questa rete, dalle nuove squadre femminili alle giovanili. Da sei squadre nuove, addirittura. Se si chiede a Intesa Sanpaolo—partner locale di rilievo dal 2021—nessun altro club in provincia ha portato simili progetti sull’inclusione. Chiaramente, le iniziative non restano ancorate ai confini cittadini: il progetto “Insieme al Monza” è arrivato a coinvolgere 14 regioni e una sessantina di società dilettantistiche.

Una specie di rete che si allarga ovunque, senza troppo clamore magari, però con risultati visibili. Oltre alla visibilità, si cominciano a notare anche altre ricadute: qualche posto di lavoro temporaneo per chi aiuta agli eventi, qualche servizio nuovo che nasce attorno allo sport. C’è chi parla addirittura di “cittadinanza attiva” promossa dal club, che attrae aziende, sponsor—imprese interessate a investire dove, tutto sommato, sembra esserci una formula funzionante.

Iniziative comunitarie e innovazione sociale

Detto tra noi, la crescita forse non si ferma nella sfera sportiva. Prendiamo per esempio quanto emerge dai racconti della Fondazione Monza Brianza: oltre 175 realtà tra cooperative, enti di terzo settore, scuole. Tutti, più o meno, lavorano in rete. Da un lato, il progetto Fondo contrasto alle nuove povertà MB dal 2020 prova a coordinare interventi sparsi in 32 comuni, cercando di mettere insieme risorse pubbliche… e anche private, quando serve.

Si parla spesso di strumenti innovativi, anche se definirli tali può sembrare un po’ prematuro: piattaforme di welfare collaborativo, progetti educativi condivisi, servizi di ascolto. Intorno a tutto ciò cominciano a inserirsi anche le attività digitali—c’è chi segue il supporto scolastico online, chi invece punta su competenze nuove, digitali, soprattutto per i più giovani. Il termine slot ricorre nella vita quotidiana, spesso in relazione al tempo libero digitale, ma qui si trasforma: il club e la rete civica propongono infatti versioni protette di online slot, pensate per coinvolgere i giovani e offrire ambienti sicuri e regolamentati.

In effetti, l’obiettivo va ben oltre il puro intrattenimento. Qui entrano in gioco competenze tecnologiche, ma anche spazi di aggregazione, una qualche forma di controllo condiviso—a detta loro, insomma, il modello sembra funzionare nelle attività condotte in tandem tra club e amministrazione.

Impatto economico e turismo sportivo

I numeri, almeno quelli raccolti negli ultimi tempi, suggerirebbero che la città si sta aprendo a un po’ più di movimento. Nel 2023, secondo dati condivisi con il Comune, gli eventi “firmati” AC Monza hanno attirato intorno agli 80.000 visitatori. Si segnala anche un aumento del turismo, circa il 15% in più rispetto al 2022: un piccolo salto, ma visibile. Strutture ricettive, bar, ristoranti… qualche negozio del centro. Pare ne abbiano tratto beneficio, anche se la redistribuzione reale non è sempre uguale per tutti. Il Progetto AC Monza Club—un’iniziativa recente—offre vantaggi particolari, occasioni sociali e qualche sconto a migliaia di tesserati: da zero a più di 12.000 in meno di un anno, dicono. Se si guarda alla partecipazione, il senso di appartenenza sembra accentuarsi e, parallelamente, si creano anche altre possibilità di incontro e networking locale. E poi ci sono le ricadute lavorative, che non passano inosservate: uno studio della Fondazione Monza Brianza riporta oltre 200 posizioni temporanee aperte solo nell’ambito organizzazione eventi tra settembre 2022 e dicembre 2023. Non poco, in un settore notoriamente altalenante.

Reti collaborative e visione per il futuro

La rete—sembra quasi scontato ripeterlo—potrebbe essere la vera forza di Monza. Dal confronto tra AC Monza, le istituzioni pubbliche, le fondazioni e le numerose associazioni nasce un modello di welfare che, in sostanza, cerca di reinventarsi ogni anno. Le necessità del territorio non sembrano sfuggire all’attenzione di chi lavora su sportelli sparsi in città e dintorni, e le imprese si muovono verso la formazione congiunta e, di tanto in tanto, incubatori di idee gestiti dai giovani. Tra scuola e sport si sperimentano connessioni abbastanza sorprendenti. Il volontariato: qui spesso cambia marcia e si trasforma in una sorta di serbatoio per soluzioni più innovative nel sociale. Negli ultimi tempi, il bilancio del Fondo contrasto alle nuove povertà parla di oltre 1,2 milioni di euro destinati a microprogetti e sostegni, con particolare attenzione a scuole e società minori.

Sezione: News / Data: Gio 09 ottobre 2025 alle 00:13
Autore: Stefano Pontoni
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