Il momento più buio. Il Monza cade anche contro l'Ascoli, complicando ancor di più la sua rincorsa alla Serie A. Preoccupano certamente i risultati, praticamente un mese senza vittorie, ma soprattutto le prestazioni. La squadra è apatica, bloccata, spaventata, svuotata. Non c'è anima. Contro le ultime della classe, in partite che andavano vinte senza se e senza ma, emergono tutti i limiti caratteriali dei biancorossi. 

Potremmo parlare di tecnica, di tattica, di un gioco che ancora non c'è ma penso che il primo limite dei biancorossi sia proprio quello mentale. L'incapacità di affrontare le difficoltà, di reagire quando le cose non girano. E' di fronte ai grandi ostacoli che si vedono i veri campioni. La testa pensa ad altro, non riesce a calarsi nel nel momento di difficoltà. Spina staccata.

Quello che doveva essere un finale di stagione, almeno sulla carta alla portata, si è tramutato in Everest da scalare a mani nude. Ora anche i playoff non sono più cosa certa. Perché le altre non mollano, ci credono e vogliono provare fino alla fine a scavalcare quella che fin dalla scorsa estate è stata la squadra da battere. 

A parole, quello sì, tanti buoni propositi, in campo però la testa non c'è e allora tutto diventa più difficile, tutto si complica e anche l'Ascoli sembra il Barcellona.

Facile puntare il dito soltanto contro Brocchi, confermato ieri fino alla fine della stagione, scaricando così tutte le colpe su di lui. Il tecnico ha le sue responsabilità ma non è l'unico dal quale ci si deve aspettare qualcosa di più. Il Monza ha in rosa giocatori che sono fuori categoria, giocatori da A calati in B. I più importanti, i più stipendiati stanno tutti in Brianza. Devono dimostrare di valere questa maglia, il pedigree conta ben poco se non corrisponde e a prestazioni. Dalla società hanno avuto tutto, ora devono restituire almeno il minimo richiesto. Per arrivare all'obiettivo serve grinta, fame, determinazione., non ci sono scorciatoie.

Apprezzo moltissimo Galliani. Ha fatto tutto il possibile per trasformare il Monza in un grande club, in più c'ha messo la faccia con i tifosi per spiegare il momento delicato e richiamare tutti all'unità. Anche lui avrà fatto qualche errore di valutazione, puntando su giocatori che non credono veramente in questo progetto, ma per il resto ha fatto un lavoro enorme, dimostrando di avere veramente a cuore questi colori.

C'è ancora margine per rientrare in corsa, ma va cambiata la testa. Da qui al prossimo maggio il Monza deve superare i propri limiti. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 11 aprile 2021 alle 12:56
Autore: Stefano Pontoni
vedi letture
Print