Il primo ad essere realista e razionale nel vivere e nell'analizzare senza troppi slanci d'euforia l'ottimo momento del Monza è Raffaele Palladino, l'allenatore che la dirigenza del club ha deciso di promuovere in prima squadra dopo il percorso con la formazione Primavera e che dal suo avvento in due partite ha ottenuto altrettanti successi. Testa sulle spalle, i complimenti ai suoi calciatori dopo l'exploit in casa della Sampdoria, gli elogi a Giovanni Stroppa: per Palladino infatti nelle vittorie in serie con Juventus prima ed il blitz di Genova successivamente c'è anche qualcosa del suo predecessore.

Non sono parole di circostanza, ma pensieri sinceri di un giovane allenatore che partendo da una buona base ha avuto la grande capacità di comprendere in poco tempo ciò che non andava bene. E' entrato in sintonia con il gruppo portando nuove idee e stimoli oltre a rendere tutti partecipi - nessuno escluso - del progetto Monza.

Tatticamente ha avuto l'abilità di proporre il modulo migliore per quelle che sono le caratteristiche dei calciatori attualmente a disposizione. Prendendo spunto dalle idee di Gasperini e del suo allievo Juric, Palladino ha mantenuto la difesa a 3 ma mutato radicalmente centrocampo e trequarti. Due piedi buoni in mezzo al campo come Sensi e Rovella, altrettanti trequartisti alle spalle della punta come Pessina e Caprari. Sia il primo che il secondo, nel loro recente passato, proprio in quella zona di campo sono riusciti ad imporsi a determinati livelli. E non è di certo un caso che contro la Sampdoria entrambi sono andati a segno.

Al di la dei singoli Palladino, facendo leva su alcune idee e concetti chiari, in poche settimane è riuscito a dare un'identità ben visibile al suo Monza. Il progetto è appena iniziato e va sviluppato giorno dopo giorno ma le premesse per poter fare qualcosa di buono e di interessante ci sono tutte.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 03 ottobre 2022 alle 08:11
Autore: Redazione Tuttomonza
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