L'ex attaccante di Atalanta, Lecce, Siena e anche Monza, Simone Tiribocchi, oggi allenatore del Città di Brugherio in Seconda Categoria, ha rilasciato una lunga intervista a Mbnews.it in cui racconta anche il suo percorso calcistico: "Tutto è nato dall’esperienza al Calcio Monza: dal 2019 ho allenato gli attaccanti della prima squadra, poi sono stato nominato responsabile delle società affiliate. In questo ruolo ho incontrato Mariano Vaccaro che dirigeva l’All Soccer: lui e il presidente del Città di Brugherio Riccardo Marchini mi hanno dato l’opportunità di riprendere un cammino in panchina che, complici gli impegni da commentatore televisivo con Dazn e Mediaset, per qualche anno non ho potuto assecondare".

Sull'esperienza al Monza del 2019: “Furono colpiti dalla mia denuncia verso le storture del nostro ambiente, specie a livello giovanile: era una sorta di lettera a mio figlio che voleva approcciarsi al calcio. Non conoscevo Roberto Colacone, a differenza di Filippo Antonelli, mio compagno al Torino e al Chievo, e di Vincenzo Iacopino, mio commilitone: affermo con orgoglio di aver fatto parte di un gruppo di persone perbene che ha perseguito gli interessi del Calcio Monza e dei ragazzi con grande unità di intenti. Nonostante non avessi mai indossato quei colori, mi hanno fatto sentire “uno del Monza” e provo adesso amarezza nel non potere dare il mio contributo alla risalita: negli ultimi mesi percepivo la mia presenza al Monzello come un fastidio…”.

La maggiore soddisfazione in biancorosso?

“Essere riconosciuto come uomo della società: potere sviluppare giorno dopo giorno idee in un Centro Sportivo di quella qualità non è cosa da poco. Abbiamo portato a 65 le società del Progetto Academy, i tornei e gli stage all’estero del progetto ‘Insieme al Monza’ costituiscono un biglietto da visita importante per il Club. La retrocessione è un duro colpo, ma do un consiglio al Calcio Monza: se vuole rinascere punti su chi ama i suoi colori e ha sì competenza, ma sappia sviluppare legami dal valore umano. Nonostante la vicinanza a Milan, Inter e Atalanta, il Monza è ora realtà che attrae collaborazioni. Spendo a proposito una parola sulla ‘Dea’, che mi ha consacrato: i Percassi sono imprenditori che sanno di calcio, mescolando competenza e la capacità di rischiare nell’ottica di una visione; Bergamo allora era trampolino di lancio, oggi un riferimento per tutta Europa”.

Sezione: Ex Biancorossi / Data: Mar 14 ottobre 2025 alle 15:24
Autore: Redazione Tuttomonza
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