La prima del Monza in serie B dopo 19 anni lascia un po' di amaro in bocca. Lo zero a zero casalingo contro la Spal lascia una sensazione di incompiuto, di qualcosa che poteva essere e non è stato. Perché il Monza poteva vincere questa partita, e l'avrebbe vinta se quel rigore di Gytkjaer fosse entrato: certo il calcio non è fatto di “se” e “ma” altrimenti sarebbe una scienza esatta, ma permane comunque un po' di delusione. Nonostante d'altri tempi si sarebbe salutato con gioia un pari contro una squadra costruita per andare in A, contro una formazione che nelle ultime due stagioni giocava in A, mentre il Monza viene dalla C. Ma questo dà anche l'idea di come la mentalità sia già cambiata in casa brianzola: il Monza quest'anno deve andare in serie A, per bocca di tutti, presidente, Ad, dirigenti, allenatore e giocatori, ed ecco quindi che anche un pareggio a reti bianche contro la Spal fa mugugnare. Ci si è già fatti la bocca buona al Brianteo, anzi all'U-Power Stadium come d'ora in avanti sarà chiamato, ma ci sono comunque diversi risvolti positivi in questa partita.

In primis il primo risultato positivo alla prima partita ufficiale dopo sette mesi di inattività (allenamenti e amichevoli a parte) e per giunta da neopromossa. C'era il timore e la preoccupazione di come il Monza potesse approcciare questo campionato, per certi versi nuovo per la città, ma non per i giocatori visto che in tanti hanno già militato in questo campionato e anche in categorie superiori; ma anche l'incognita di quanto fosse già cementato questo gruppo quasi nuovo, completamente ribaltato dopo la promozione in B e formato da tanti giocatori di qualità ma che devono ora trovare la giusta intesa.

E' andata comunque bene: dopo un avvio timido il Monza si è sciolto e ha cominciato a giocare, ha sfiorato due volte il gol nel primo tempo con Gytkjaer, ha colpito un legno con Armellino e poi non ha concluso a rete con Barillà, ha sbagliato un rigore con Gytkjaer (che resta comunque il migliore nella fase offensiva) e ha trovato l'opposizione di Berisha su tiro a botta sicura di Mota Carvalho. Se consideriamo che Lamanna è rimasto praticamente inoperoso se non qualche intervento di ordinaria amministrazione, ecco che nel computo totale il Monza ha costruito più della Spal, ha dimostrato una superiorità, specie nella fase finale della partita, che solo per coincidenze sfortunate non è sfociata in gol, ma che può lasciar ben sperare per il futuro.

Ecco perché si può essere comunque soddisfatti di questa partita, se non per il risultato, almeno per la prova corale, tralasciando per il momento alcuni singoli che potrebbero dare qualcosa in più. E' un Monza forte, ora anche il campo ce ne ha dato dimostrazione oltre che le parole: già da martedì sera contro la Triestina in Coppa Italia (ore 20.45 diretta su Rai Sport) si potrà avere magari un ulteriore passo avanti. Il campionato è appena iniziato.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 25 settembre 2020 alle 22:41
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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