In occasione dell'ultima gara di campionato, la redazione di TuttoMonza ha scelto di intervistare Matteo Ronchetti, direttore di PianetaMilan.it, per capire che aria si respirerà a San Siro e che tipo di partita faranno i biancorossi e il Milan. Ringraziamo il direttore per la disponibilità.

Cosa pensi della protesta della Curva Sud per la gara di sabato?

"Mi sembra assolutamente legittima. D'altro canto il Milan quest'anno è stato disastroso sotto ogni punto di vista: sportivo, gestionale, politico e comunicativo. In passato si contestava molto di più per molto meno. I tifosi oggi hanno pazientato tanto e ora sono esasperati per i risultati, la poca chiarezza e la scarsa ambizione del Club. C'è da capirli. Credo che una contestazione sia nella logica delle cose, quasi sacrosanta. Il messaggio lanciato sarà tanto più forte quanto più condiviso da tutto lo stadio, e non solo limitato alla Curva Sud. C'è - legittimamente - grande preoccupazione anche per la prossima stagione, quindi è normale che i tifosi provino a lanciare un segnale alla proprietà."

⁠Il Monza può ancora dire la sua, nonostante la retrocessione, visto il valore affettivo della gara?

"Dipende da come verrà interpretata la partita, da entrambe le squadre. Il Milan - lo dicono in pochi - ma ha ancora qualcosa da giocarsi: dovesse arrivare dietro la Fiorentina (distante oggi 2 punti), sarà costretto a ripartire dai preliminari di Coppa Italia ad agosto, anticipando dunque ritiro e preparazione. Cosa che non farà troppo piacere a nessuno, giocatori compresi. Quindi mi aspetto un Milan un pochino più motivato, se non altro, anche per una questione di orgoglio."

⁠Che formazione potrebbe schierare Conceicao, anche se squalificato?

"Difficile dirlo. A logica dovrebbero giocare i migliori, ma chi sono? Quest'anno è complicato trovarne, oltre ai soliti 3 o 4. Credo che Conceicao non guarderà in faccia a nessuno, quindi ci potrebbero essere esclusioni eccellenti. Come già successo recentemente."

⁠Chi è il più pericoloso del Monza, anche se la gara non conta più per la classifica?

"Forse Keita, se proprio devo dire un nome. O Dany Mota, qualora dovesse giocare. Ma credo che l'avversario del Milan più pericoloso possa essere il Milan stesso. Sembra una frase fatta, ma è così. Dipende con che testa scenderanno in campo i rossoneri."

Se dovessi dare un giudizio in poche parole sulla stagione del Milan, cosa diresti? Che prospettive ci sono a fine campionato?

Il Milan è nono e fuori dall'Europa. Non è mai stato in corsa per lo scudetto (per il terzo anno di fila) o addirittura il quarto posto. E' uscito presto dalla Champions facendo harakiri con Dinamo Zagabria e Feyenoord. Ha cambiato 4 allenatori tra Prima squadra e Milan Futuro. E come se non bastasse, l'Under 23 è riuscita a retrocedere in Serie D, senza far crescere veramente i propri talenti. Un disastro totale. Persa la Coppa Italia, però, sono venute a mancare tutte quelle attenuanti che qualcuno stava già preparando: 'Sai, si son vinti comunque due trofei…'. No, oggi è impossibile vedere il bicchiere mezzo pieno. E questo potrebbe essere positivo, per accelerare una rivoluzione interna che altrimenti difficilmente si sarebbe compiuta. Il Milan ha ora un'occasione importante per il rimbalzo, ma deve avere idee chiare e ambizione. Due cose che finora sono mancate completamente."

Sezione: Esclusive / Data: Gio 22 maggio 2025 alle 08:00
Autore: Filippo Pelucchi
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