Ampio risalto sulle pagine de "La Gazzetta dello Sport" al caso Brescia e il suo problema legato alla sfilza di ricorsi sulle retrocessioni e playout di Serie B.

All'interno del giornale, Nicola Binda ha provato a far chiarezza: "Restiamo al caso Brescia: 2 punti per l'Irpef e 2 per l'Inps, sanzione standard. In totale 4 punti da scontare subito per la scadenza di febbraio, ed altri per la prossima stagione".

Ma cosa si contesta al presidente Cellino"Il Brescia per la prima volta ha fatto ricorso ai crediti d'imposta per compensare i suoi debiti verso l'erario: la scadenza era per gli stipendi, per Irpef e Inps. Il pagamento di queste tasse è stato bocciato. Perchè? Perchè i crediti d'imposta del Brescia sono stati dichiarati inesistenti dall'Agenzia delle Entrate":

Binda prosegue così: "Patteggiamento? In teoria c'è la possibilità, ma prima di tutto il Brescia dovrebbe ammettere la sua colpa. La data del playout sarà fissata dopo la sentenza di primo grado: se sarà solida, Figc e Lega B si prenderanno il rischio di giocare a metà giugno il playout. Altrimenti bisognerà aspettare il secondo grado, ma i tempi non ci sarebbero".

Con questi possibili scenari verso la Serie B 2025/2026: "Nel caso la stagione si chiuderà così, con Salernitana-Samp e il Brescia proseguirà la sua battaglia legale nelle sedi che riterrà opportune. In caso di esito positivo, lo stesso Brescia potrebbe avere le basi per chiedere di essere ammesso in sovrannumero. Una Serie B a 21 o 22 squadre? Decisamente improbabile. E soprattutto è prematuro".

Sezione: Focus / Data: Mar 20 maggio 2025 alle 11:00
Autore: Roberto Sabatino
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