Bastano dodici minuti al Pisa per battere il Monza. I nerazzurri sbancano l'U-Power Stadium grazie alla doppietta di Palombi. Approccio alla gara sbagliato da parte degli uomini di Brocchi, una partenza sottotono pagata a carissimo prezzo. Nella ripresa Boateng prova ad accorciare ma fallisce il penalty. La circolazione del possesso è molto prevedibile, favorendo così il mantenimento posizionale nelle situazioni contingenti delle tre linee di D'Angelo, bravo ad aggredire sugli esterni le caviglie di Dany Mota (marcatura a uomo di Birindelli) e Boateng, costretto ad accentrarsi per provare a rendersi pericoloso. Il posizionamento della retroguardia difensiva è rivedibile in occasione di due reti prese in fotocopia: Bellusci e Bettella scappano quando Palombi ha già tagliato a metà tra il centrale di sinistra e il terzino, Di Gregorio sbaglia ad uscire lasciando la porta sguarnita in situazione di controllo statico, ma quel che preoccupa è la mancata aggressività quando Mazzitelli (autentico dominatore del centrocampo) percorre la via centrale indisturbato prima di imbucare per il vantaggio. Sotto di due reti la truppa di Brocchi inizia a macinare in regia senza creare presupposti clamorosi, perché a difesa schierata il Pisa tiene bene il campo e quando riparte fa paura con la velocità di Lisi, gli inserimenti di Gucher, la padronanza di Mazzitelli, la personalità nella gestione palla di Marconi e la corsa a tutto campo di Birindelli che non disdegna a partecipare allo sviluppo offensivo. 

 Il balzo verso la totale consapevolezza d'essere una macchina in grado di poter dominare il gioco è ancora una volta una chimera. 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 12 febbraio 2021 alle 23:45
Autore: Niccolò Anfosso / Twitter: @Nicanfo2000
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