Nessuna in B (e nemmeno forse in A) ha fatto il mercato del Monza. In una sessione molto povera e senza risorse, dove anche le big hanno fatto grande fatica (vedi l'immobilismo dell'Inter e della Juventus) i brianzoli hanno rilanciato ancora una volta il proprio progetto e le proprie ambizioni. 

Balotelli, Scozzarella, Ricci, D'Alessandro e Diaw, sono questi gli arrivi pesanti, i carichi da novanta calati dai biancorossi. Giocatori che avevano offerte dalla massima serie ma che sono stati convinti dal progetto brianzolo. La società ha fatto come sempre la sua, e forse anche di più, prendendo tutto ciò che si poteva prendere. 

Galliani ha voluto rinforzare il più possibile una squadra che già a settembre partiva con i favori del pronostico. Più di così, anche per uno come lui, sinceramente, non si poteva fare. Questa rosa per il campionato cadetto è straordinaria, se paragonata ad altre formazioni è fuori scala. Per valori, almeno sulla carta, non sfigurerebbe nemmeno una categoria più su. Dovrebbe, usiamo il condizionale, dominare il campionato, esserne assoluta protagonista.

Così, almeno per ora, non è. Il Monza troppe volte ha fatto fatica, troppe volte si è ritrovato impantanato contro squadre decisamente modeste.

Il momento della verità è arrivato. Gli investimenti importanti fatti sul mercato devono essere ora ripagati dal campo. Non c'è più tempo da perdere. La proprietà ha voluto dare un segnale importante, facendo capire a tutti che il Monza fa sul serio, ora spetta alla squadra iniziare a premere sull'acceleratore. Il secondo posto a pari merito con il Chievo non basta più, come non basta nemmeno un pari con la SPAL. Il tempo degli alibi è finito, ora i bagai devono andare a prendersi il campionato. La qualità per farlo ce l'hanno. 

Troppe figurine? Tocca a Brocchi trovare la giusta alchimia. Anche da lui è lecito aspettarsi di più. Il Monza ha una potenza di fuoco impressionante, va sfruttata. Al tecnico spetta tirare fuori il massimo da questo gruppo. Le motivazioni e gli stimoli devono arrivare anche da lui e non soltanto dalla proprietà. 

in campo, infatti, non ci vanno né Berlusconi, né Galliani. Il titolo di regina del mercato conta purtroppo poco se non nulla. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 02 febbraio 2021 alle 08:00
Autore: Stefano Pontoni
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