Il direttore sportivo del Monza, Filippo Antonelli ha rilasciato una intervista alla Gazzetta dello Sport, in cui ha fatto il punto della situazione sul mercato dei biancorossi: "Lavorare per Berlusconi e Galliani è una grande opportunità umana e professionale. Chiaramente tutti i giocatori vorrebbero venire a giocare qui ed è proprio per questo motivo che dobbiamo essere ancora più preparati per sbagliare il meno possibile. Le scelte si fanno con la testa e sono sempre ponderate con Galliani.

Quando sono arrivato nel 2015 qui non c'era nulla. Bisognava ricostruire un pezzo alla volta. Mi ha insegnato molto quell’esperienza. Mi ha insegnato che bisogna sapersi adattare in base alla proprietà e così è con quella attuale. Voglio restare al passo di chi ha fatto la storia del calcio negli ultimi 30anni. Da calciatore ammetto che qualche volta mi è capitato di dare la colpa ai direttori sportivi durante la stagione se le cose non andavano bene. Poi però comprendevo e ho capito che in realtà ero io l’artefice del mio destino. E così vorrei pensassero i calciatori.

In carriera, da calciatore ho cambiato 14 maglie, l’ho sempre vissuto come una sofferenza.In realtà con il senno di poi mi sono costruito una serie di rapporti che adesso tornano buoni. Mi sento responsabile verso la proprietà Fininvest, verso Berlusconi, Galliani e tutti i tifosi del Monza. Vorrei per questo sbagliare il meno possibile. Ora dobbiamo pensare alle cessioni che sono altrettanto importanti visto che si tratta di giocatori che hanno contribuito alla causa del Monza.

Giovinco? Una suggestione. Romulo? Abbiamo fatto una chiacchierata con il suo agente. Tutino? Lo abbiamo seguito, ma in passato".

Sezione: Focus / Data: Gio 27 agosto 2020 alle 11:53
Autore: Redazione Tuttomonza
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