Se la fantastica passata stagione resterà nella storia biancorossa anche per i successi pesanti ottenuti contro Juventus (due volte), Inter (al "Meazza") e Fiorentina, quest'anno la storia è già cambiata.

Inevitabilmente, visti gli scossoni estivi e la prevedibilità del secondo anno: il Monza non è più la matricola terribile, inoltre ha perso gol ed incursioni pericolose con le ultime cessioni.

Niente di drammatico come ha detto giustamente anche mister Palladino, perché i suoi ragazzi fin qui si sono ben comportati in virtù dei 21 punti in 16 partite: punti ottenuti con avversarie dirette di media-bassa classifica, che però sono quelli più importanti.

Pesano i successi contro Salernitana, Empoli, Verona, Sassuolo e Genoa, perché sono le formazioni che il Monza deve tenere sotto. Per non dimenticare che il primo obiettivo resta la salvezza. E la salvezza, finché non è matematica, va comunque rincorsa e voluta più di ogni altra cosa.

Ci sarà tempo e modo di fare voli e sogni più azzardati, magari quando l'attacco segnerà di più così come qualche centrocampista. 

Intanto le prossime due partite dicono Fiorentina e Napoli, vere big: altro crash test per il Monza da prendere con le pinze. Arriveranno punti pesanti e magari non proprio calcolati? Chissà, ma intanto il fieno in cascina fa ancora dormire sogni tranquilli.

Tutto cambiato rispetto allo scorso anno in termini di vittorie epiche, ma non di prestazioni a testa alta: forse il Monza è mancato solo ieri al "Meazza" contro un Milan arrabbiato per l'eliminazione dalla Champions League, ma contro Inter, Atalanta, Roma e Juventus l'idea di base c'è sempre stata.

E ricordiamo che questa squadra sta girando a mille se ripensiamo ai dubbi estivi.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 18 dicembre 2023 alle 10:00
Autore: Roberto Sabatino
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