Il giornalista Matteo Delbue, corrispondente sul Monza per "La Gazzetta dello Sport", ha riportato su Instagram il suo pensiero di fine stagione al termine di questa tribolata ultima stagione biancorossa in Serie A.

"La Serie A la abbiamo sognata per generazioni. La abbiamo vissuta alla grande per due stagioni. Poi in pochi mesi sono riusciti a disperdere la magia. Tanto che ieri il triplice fischio è stata addirittura una liberazione per il popolo biancorosso. Una retrocessione che ha tanti colpevoli.

- Società e dirigenza che non hanno avvertito il pericolo in estate, mantenendo intatta una rosa (con tanti contratti in scadenza) che da marzo non ne aveva più azzeccata. Finiti i soldi sono mancate le idee. E poi il cambio di panchina (quasi senza senso) da Nesta a Bocchetti.

- Allenatore e staff tecnico. Che (va detto) ci hanno sempre messo la faccia con grande responsabilità.

Ma se in un campionato te le giochi quasi sempre tutte alla pari ma poi ne vinci un paio significa che qualcosa non e funzionato dal punto di vista del trasmettere voglia di vincere e agonismo.

- Squadra. Forse una delle rose che ha avuto meno empatia con la piazza della storia del Monza.

Professionalità certo ma poco attaccamento. Giocatori in scadenza di contratto e/o vogliosi di cercare squadra a gennaio, giocatori tifosissimi di altre squadre. Poca cazzimma. E soprattutto tanti giocatori che non hanno capito l'orgoglio di vestire la maglia del Monza. Una maglia speciale per chi la ama. Per chi la tifa. Già. I tifosi. Quelli veri. Gli unici che resteranno sul carro. Comunque vada. Anche se il carro non sarà più quello dei vincenti".

Sezione: Focus / Data: Dom 25 maggio 2025 alle 15:08
Autore: Roberto Sabatino
vedi letture
Print