Il Monza c'è! Non poteva esserci risposta migliore alla sconfitta di Reggio Emilia. I tifosi chiedevano una reazione ed è arrivata. Nel momento più difficile, con il fardello di tante assenze, i biancorossi ritrovano tre punti che sono ossigeno puro, per la classifica, per le ambizioni ma anche e soprattutto per la serenità di tutto l'ambiente. 

Espugnato il Penzo, campo dal quale, credetemi, sarà difficile per tutte cavare fuori punti. 2 a 0 secco, che porta le firme di Carlos Augusto e Dany Mota. Sono loro i due trascinatori, gli uomini in più in grado di dare la svolta ad una partita bloccata che pareva scivolare via in un anonimo pareggio.

Dopo un primo tempo privo di occasioni (bravissimo Di Gregorio a salvare nell'unico pericolo creato dai lagunari) c'è voluto un episodio, un'invenzione del brasiliano per sbloccarla. Cross che si è tramutato in un tiro, una traiettoria impossibile in grado di sorprendere Lezzerini sul suo palo. L'ex Corinthians ha confessato, nel post gara, che la sua intenzione era quella di metterla in mezzo. Meglio così, anche un pizzico di fortuna nel calcio non guasta mai. Va sottolineata però, oltre al gol, la prestazione dell'esterno. Dopo alcune partite un po' troppo timide finalmente ha iniziato a giocare con intraprendenza, a saltare l'uomo e ad arrivare con puntualità sul fondo. E' giovane e crescerà ancora, ne sono sicuro. Ha tutte le carte in regola, corsa, tempismo d'inserimento, dribbling, per diventare devastante su quella corsia. Si ripartirà, allora, dal gran secondo tempo di ieri sera.

Poi Dany Mota Carvalho, anzi sempre Dany Mota Carvalho. Il portoghese riesce ad accendere la luce nel Monza. Imprevedibilità, giocate di qualità, classe. Ieri sera, poi, il gol che ha chiuso definitivamente i giochi, arrivato su assist di Gytkjaer dopo una corsa in campo aperto. Mi chiedo spesso come qualcuno abbia pensato in estate che per lui in questo Monza forse non ci sarebbe stato posto. Un giocatore così, per me almeno, deve essere sempre in campo. Da esterno alto ancora meglio che da seconda punta. 3 le sue reti in stagione, tutte decisive.  

Benissimo, anche e soprattutto, la difesa. Bettella e e Scaglia non hanno fatto rimpiangere Bellusci e Paletta, anzi. Difesa ordinata, attenta e che ha concesso poco o nulla all'avversario. Non è un caso se gli attaccanti lagunari si siano quasi mai resi pericolosi nell'arco dei novanta minuti. Va dato merito, allora, a chi si è fatto trovare pronto, a chi ha risposto presente alla chiamata nonostante in questo inizio non avesse mai trovato spazio.

Al di là dei singoli, comunque, la prestazione della squadra è stata positiva. Non per il gioco, va ammesso che ancora manca un'identità definita, una manovra corale degna di chi ambisce a stare davanti a tutti, ma per la grinta, per la voglia con cui si è andati a prendere questo risultato. Se nelle scorse partite avevamo l'impressione di essere di fronte ad una squadra passiva, attendista e senza mordente, contro il Venezia è apparso l'esatto contrario. Soprattutto nella ripresa, quando il Monza è andato a schiacchiare l'avversario nella sua metà campo, alzando il ritmo e pressando. Ora serve dare continuità a questo tipo di prestazione.

Una vittoria fondamentale anche per Brocchi. Inutile negarlo, era in bilico e anche nelle prossime sarà sotto esame. Dal Penzo, però, ne esce rafforzato. Il mister ha provato a dare una scossa cambiando le carte in tavola, disegnando un tridente con un Maric alla Mandzukic. Ripeto, qualcosa si è visto, ma tatticamente e nel gioco questa squadra deve crescere ancora molto perché non sempre basta il carattere per andare a vincere le partite. Spetta a lui trovare il bandolo della matassa, riuscire a a costruire il vero Monza. Ieri un punto di partenza. 

Martedì si torna al U-Power Stadium, contro l'Entella, gara da vincere a tutti i costi. Lì capiremo se davvero questa squadra sta crescendo, se sta maturando nella mentalità. Dopo questa vittoria veneziana sarà un bel banco di prova.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 12 dicembre 2020 alle 12:00
Autore: Stefano Pontoni
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