Mario Sampirisi, difensore del Monza, ritrova mister Stroppa, dove lo ha già allenato quando erano entrambi nella Primavera del Milan prima e al Crotone poi. Ora di nuovo insieme per provare a scrivere la pagina più importante della storia del club brianzolo. Stamane intervistato dalla Gazzetta dello Sport.
Qual è stato il suo primo pensiero quando ha saputo che Stroppa sarebbe arrivato a Monza?
"Sono stato molto contento: sono legatissimo a mister Stroppa che, insieme a De Vecchi e Marino, è stato l’allenatore che ha inciso maggiormente nel mio percorso di crescita".
Vi siete già parlati?
"Sì, ci siamo sentiti al telefono. Il mister mi è sembrato molto carico: ha tanta voglia di iniziare a lavorare sul campo e immergersi completamente in questa nuova avventura, in una piazza che lo lo conosce molto bene per il suo trascorso qui".
Che tipo di tecnico è Stroppa?
"E’ esigente e ambizioso: un allenatore che punta molto sul lavoro, con un’attenzione maniacale ai dettagli. Poi sa bene dove vuole arrivare: è un vincente, che sa come si gestisce lo spogliatoio".
Si aspetta che Stroppa confermi anche a Monza quel 3-5-2 che gli ha regalato grandi soddisfazioni a Crotone?
"Parlarne ora è prematuro, però posso dire che Stroppa ha reinterpretato il 3-5-2 in chiave moderna e offensiva, valorizzando le punte ma anche i movimenti di tutto il reparto offensivo. Il mister vuole dominare le partite e ama il gioco propositivo: un’idea di calcio che si sposa alla perfezione con le aspettative della società, ma anche con il percorso che abbiamo fatto con Brocchi".
Questa estate il Monza sembra stia cercando di tenere un basso profilo, anche se Galliani non ha nascosto le ambizioni di Serie A.

Che rapporto ha con l’a.d. biancorosso?
"C’è grande stima. Quando nel 2011 passai dal Milan al Genoa per debuttare tra i professionisti, Galliani mi disse che un giorno mi avrebbe ripreso: è stato di parola, dandomi l’opportunità due anni fa di venire al Monza".
Al ritorno in B dopo vent’anni avete soltanto sfiorato la promozione. Cosa dovrà avere in più questa volta il Monza?
"Dovremo avere più continuità. L’anno scorso abbiamo avuto troppi alti e bassi, perdendo punti contro le ultime della classe: abbiamo imparato sulla nostra pelle che in Serie B non va mai dato nulla per scontato, non esistono partite semplici".
Dal punto di vista psicologico, è riuscito in queste vacanze a cancellare l’amarezza per l’eliminazione nella semifinale playoff con il Cittadella?
"Questo mese è stato prezioso per staccare la spina e fare il pieno di motivazioni. Ma io sono uno di quelli che sostiene che le sconfitte non vadano mai dimenticate: sono lezioni preziose per evitare di commettere gli stessi errori".
Nonostante il mercato non sia ancora entrato nel vivo, si è già fatto un’idea di quali possano essere le vostre principali rivali nella corsa per la Serie A?
"Mai come quest’anno penso che si debba parlare di A2 più che di Serie B. Ci sono almeno una decina di squadre, forse anche di più, che sulla carta possono puntare alla promozione: tante avversarie ambiziose, ma anche tanti nuovi allenatori che porteranno innovazioni dal punto di vista tattico".
E poi ci saranno ancora tanti campioni, come Buffon che è tornato al Parma per togliersi l’ennesima soddisfazione della carriera.
"La scelta di Gigi regala ulteriore blasone e fascino al torneo: il desiderio di farsi trovare pronti al confronto con i grandi campioni è uno stimolo in più per lavorare ancora meglio in questo precampionato".

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 01 luglio 2021 alle 12:07
Autore: Emanuele Dell'Anna
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