La Gazzetta dello Sport di oggi analizza le difficoltà che stanno affrontando Parma e Monza in questo campionato, le due deluse che domenica si sono scontrate terminando 0-0. Il Parma sembra il Monza dello scorso anno, si legge, forte ma che non parla la lingua della B. Al contrario i brianzoli si sono calati maggiormente nella categoria quest'anno ma c'è una carenza clamorosa in attacco: è il peggior reparto della cadetteria con 7 segnature, peggio ha fatto solo il Pordenone. Le colpe vengono attribuite all'allenatore che ha in mano un bolide ma lo sta facendo viaggiare in seconda. Otto giornate sono un rodaggio sufficiente, ora ci vuole una fiammata.



"La mossa di Stroppa di abbandonare il 3-5-2 per passare al 4-3-3 ha portato miglioramenti nella tenuta difensiva anche grazie al rientro di Pirola e nella compattezza di una squadra che si è finora dimostrata poco incline a sporcarsi per vincere i duelli. Ma restano ancora da risolvere i problemi di una manovra che arriva pur senza fiammate fino alla trequarti avversaria senza poi trovare l’ultimo passaggio" si legge. Il Monza è la squadra che verticalizza di più ma deve trovare il modo di sfruttare le potenzialità di Carlos Augusto e Pedro Pereira sugli esterni. La squadra tira poco in porta, non si è trovato un sostituto di Frattesi a centrocampo, Gytkjaer dopo il gol alla Cremonese sembra essersi spento e l'infortunio di Mota Carvalho, l'unico in grado di portare pericoli finora, non è une bella notizia...

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 20 ottobre 2021 alle 11:06
Autore: Domenico Fabbricini
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