Il tecnico dell’Empoli, Guido Pagliuca, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara di campionato contro il Monza, in programma domani sera alle ore 20.30 presso lo Stadio Carlo Castellani - Computer Gross Arena.

Sul Monza: “Il Monza è una squadra che ha mantenuto tanti giocatori della scorsa stagione, mentre noi abbiamo cambiato tantissimo. Anche loro si trovano in una situazione di risultati simile alla nostra. Sarà quindi una partita difficile per entrambe le squadre, dove gli episodi potranno incidere. Noi dovremo essere bravi a lottare, ad andare forte sull’avversario, a recuperare la palla con cattiveria ed energia: questo sarà un aspetto determinante”.

Sul ritorno alla vittoria: “Siamo alla quinta giornata e non vinciamo da quattro turni: il nostro obiettivo è tornare il prima possibile alla vittoria, con tutte le energie, la cattiveria e la voglia che abbiamo per l’Empoli. Abbiamo ricevuto delle critiche nelle ultime due gare: sono giuste, perché ci sono state cose da rivedere. Le critiche però vanno usate come stimolo, come forza interiore per migliorarsi, per dare qualcosa in più sul campo, per affrontare questo momento con tenacia e con il senso di efficacia che cerchiamo per tutta la durata della gara. Anche la rabbia che nasce dalle critiche deve trasformarsi in maggiore attenzione e concentrazione. Quelle costruttive ci servono, quelle inutili no. Noi siamo consapevoli della nostra forza, del gruppo e del percorso che abbiamo appena iniziato.”

Sulla squadra dell’Empoli“Squadra a tratti troppo lunga? Sì, è vero. Partiamo bene, ma in certi momenti ci allunghiamo e ci sfilacciamo, soprattutto quando andiamo sotto nel punteggio. È un aspetto che dobbiamo migliorare. A livello tattico non siamo ancora una squadra rodata: con 24 giocatori nuovi serve tempo e lavoro. Si sono visti errori individuali dettati dall’insicurezza. Dobbiamo però restare concentrati sul presente: chi fa questo mestiere deve avere la forza interiore di reagire e di trasformare la critica in energia, concentrazione e voglia di migliorare. Questo è un gruppo che lavora tanto e che può crescere stringendosi ancora di più e unendosi nelle difficoltà. La fase difensiva deve migliorare complessivamente. Dobbiamo lavorare sui tempi di uscita, che a volte non sono corretti, e questo porta ad arrivare in ritardo sulla pressione, con la conseguenza di allungare la squadra. La responsabilità è mia, perché la fase difensiva deve partire dagli attaccanti. Ora valuteremo chi ha energie per giocare, anche perché la squadra è giovane e qualcuno dovrà stringere i denti. In generale, non sono ancora del tutto soddisfatto: dobbiamo essere più rapidi nelle letture, più naturali nei movimenti, sia in fase difensiva che offensiva. Oggi in attacco abbiamo ragazzi molto giovani, ma serve crescere nella velocità e nella spontaneità delle giocate.”

Panchina in bilico? È normale sentirsi sotto esame: tutti avremmo voluto fare meglio, non solo nei punti, ma in tutto quello che portiamo in campo. E i punti, naturalmente, sono la traduzione del lavoro che facciamo”

Sezione: L'Avversario / Data: Mar 30 settembre 2025 alle 16:37
Autore: Christian Colombo
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