Il gioco di Donati (a rischio esonero) visto fin qui nella Sampdoria

Quattro sconfitte su quattro match ufficiali (tre in campionato, a cui va aggiunto lo stop di Coppa Italia ai rigori contro lo Spezia nei trentaduesimi di finale) non sono un bel biglietto da visita per il tecnico Massimo Donati, che si è seduto lo scorso luglio sulla panchina della Sampdoria.

Infortuni ed episodi sfortunati a parte, l'allenatore ha provato fin qui a far giocare la sua squadra in orizzontale (le statistiche recitano il 37,7% di passaggi in avanti, rispetto alle corsie esterne) cercando la profondità e in questo caso le inventive di Pafundi sulla trequarti, e la concretezza del bomber Coda in avanti, dove però i blucerchiati hanno prodotto solo due gol su quaranta tiri in porta (percentuale del 22,5%).

Domani allo "U-Power Stadium", la Sampdoria del traballante Donati sarà priva degli infortunati Altare, Malagrida, Pedrola e Malanca, oltre ai dubbi legati alle condizioni non ottimali di Ioannou e Ferrari.