Lunga intervista di Christian Gytkjaer ai colleghi di Monza-News: il danese parla a 360 gradi della sua esperienza partendo dal suo nome e dal soprannome: "Il mio è un cognome difficile, in Danimarca spesso mi chiamano Gut-kjar ma anche Chris o Christian va benissimo. Il soprannome Vichingo è nato in Polonia o Germania, dove avevo barba e capelli lunghi. Il mio inizio? Ogni attaccante ha momento di alti e bassi, se avessi segnato il rigore con la Spal avrei potuto iniziare meglio, avessi segnato prima 3-4 gol si sarebbe parlato di exploit ma sono momento che ogni attaccante vive. Io ho le spalle larghe, ci vuole tempo per adattarsi in un nuovo Paese. Sono fiducioso, bisogna avere pazienza. La B è un campionato difficile ma più lento e tattico ad esempio del campionato polacco o norvegese, dove bisogna giocare in velocità. La Zweite Bundesliga, invece, ha un gioco molto più fisico in cui si lotta e si corre. La Ba ha ottima qualità e giocatori di valore, non è inferiore agli altri campionati stranieri. Spal ed Empoli le vedo più attrezzate ma non guardo molto le altre nel tempo libero, mi concentro su di me e sulla squadra.

Balotelli? Certo che lo conoscevo, come tutti. Può darci una grossa mano, e fuori dal campo è sempre allegro e sorridente. Ha anche la mia età. Gli altri danesi italiani? Io e la mia ragazza viviamo a Milano e quindi capita di incontrarci sia con Simon Kjaer che con Christian Eriksen. È un aspetto positivo per noi avere qualche amico con cui incontrarci qui in Italia. Christian a Monza? Ovviamente, a chi non farebbe piacere giocare con lui… È un top player e giocare con i migliori giocatori possibili è sempre bello".

Sezione: Focus / Data: Gio 21 gennaio 2021 alle 11:35
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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