Andrea Colpani si è raccontato in una lunga intervista ai microfoni di Binario Sport:"Rispetto all'anno scorso siamo più uniti. Il nostro è un gruppo importante, compatto. Stiamo bene insieme, ci aiutiamo l'un con l'altro. La società è stata brava a mettere dentro giocatori forti che hanno migliorato ancora di più la rosa. Questa unione può fare la differenza ora che entriamo nel momento decisivo della stagione.
A gennaio il Monza si è rinforzato ulteriormente. Cosa ne pensi dei nuovi arrivati?
"I nuovi arrivati si sono subito integrati, sono tre bravi ragazzi. Li stiamo conoscendo, sono sicuro che ci daranno una grande mano. ".
In quale ruolo ti vedi meglio?
"Mi vedo mezz'ala, qualcuno invece mi vede mediano, ruolo che ho ricoperto nella Primavera dell'Inter, referisco giocare più vicino alla porta. Sto cercando di migliorarmi nell'inserimento, per essere più decisivo anche in zona gol".
Qual è il tuo rapporto con Stroppa?
"Con il mister ho un bellissimo rapporto. C'è molta stima, lui mi massacra un po' perché vuole farmi crescere. Apprezzo tutto di lui".
Da dove nasce il soprannome Flaco?
"Il soprannome è nato il primo anno di Primavera con l’Atalanta, quando c’era come fuoriquota il capitano Riccardo Gatti, che durante gli allenamenti mi ha visto e mi ha soprannominato così perché gli ricordavo Pastore. Me lo sono portato avanti fino ad oggi".
Perché scegli sempre il 28 come numero di maglia?
"Sia mia madre che mio padre sono nati il giorno 28. E' stato facile scegliere quel numero".
Cosa ti manca per fare il salto?
"Mi manca qualche chilo, un po' di forza. Anche dal punto di vista della cattiveria agonistica posso migliorare ancora un po'. L'anno scorso giocando un po' a spezzoni non ero riuscito a mettere in mostra le mie qualità, quest'anno è diverso. Riesco a dare molto di più in campo".
Senti la pressione di giocare in questo Monza
"La maglia del Monza pesa. Sappiamo gli obiettivi di questa società, devi andare in campo e vincere sempre".
Riscatto?
"Se andiamo in Serie A è obbligatorio, se non dovessimo farcela ne parleremo ma voglio pensarmi ancora al Monza ma solo in A".
Squadra da battere?
"Il Lecce mi ha impressionato. Ha un attacco devastante. A livello di gioco mi è piaciuta molto la Cremonese. Davanti c'è grande equilibrio".
Chi è il giocatore più forte con cui hai giocato?
"Balotelli è un talento incredibile. In allenamento vedi che è un fenomeno. Soffre forse un po' a giocare in Italia, qui lo massacrano per ogni cosa. All'estero si sente più libero".
Dany Mota?
"E' un giocatore formidabile, ha qualità incredibile. Può fare molto di più, deve tenere sempre la spina attaccata".
A gennaio il Monza si è rinforzato ulteriormente. Cosa ne pensi dei nuovi arrivati?
"I nuovi arrivati si sono subito integrati, sono tre bravi ragazzi. Li stiamo conoscendo, sono sicuro che ci daranno una grande mano. ".
In quale ruolo ti vedi meglio?
"Mi vedo mezz'ala, qualcuno invece mi vede mediano, ruolo che ho ricoperto nella Primavera dell'Inter, referisco giocare più vicino alla porta. Sto cercando di migliorarmi nell'inserimento, per essere più decisivo anche in zona gol".
Qual è il tuo rapporto con Stroppa?
"Con il mister ho un bellissimo rapporto. C'è molta stima, lui mi massacra un po' perché vuole farmi crescere. Apprezzo tutto di lui".
Da dove nasce il soprannome Flaco?
"Il soprannome è nato il primo anno di Primavera con l’Atalanta, quando c’era come fuoriquota il capitano Riccardo Gatti, che durante gli allenamenti mi ha visto e mi ha soprannominato così perché gli ricordavo Pastore. Me lo sono portato avanti fino ad oggi".
Perché scegli sempre il 28 come numero di maglia?
"Sia mia madre che mio padre sono nati il giorno 28. E' stato facile scegliere quel numero".
Cosa ti manca per fare il salto?
"Mi manca qualche chilo, un po' di forza. Anche dal punto di vista della cattiveria agonistica posso migliorare ancora un po'. L'anno scorso giocando un po' a spezzoni non ero riuscito a mettere in mostra le mie qualità, quest'anno è diverso. Riesco a dare molto di più in campo".
Senti la pressione di giocare in questo Monza
"La maglia del Monza pesa. Sappiamo gli obiettivi di questa società, devi andare in campo e vincere sempre".
Riscatto?
"Se andiamo in Serie A è obbligatorio, se non dovessimo farcela ne parleremo ma voglio pensarmi ancora al Monza ma solo in A".
Squadra da battere?
"Il Lecce mi ha impressionato. Ha un attacco devastante. A livello di gioco mi è piaciuta molto la Cremonese. Davanti c'è grande equilibrio".
Chi è il giocatore più forte con cui hai giocato?
"Balotelli è un talento incredibile. In allenamento vedi che è un fenomeno. Soffre forse un po' a giocare in Italia, qui lo massacrano per ogni cosa. All'estero si sente più libero".
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