È bastata una (netta) sconfitta per gettare nel panico molti tifosi biancorossi, e quella che sembrava una salvezza sul velluto sembra essere diventata (sempre per una parte di tifosi dall’indole decisamente pessimista) un sentiero impervio e pieno di trappole.

La verità, come spesso accade, sta nel mezzo: dopo l’exploit sul campo del Bologna di due settimane orsono, mister Palladino si era sbilanciato (per la prima volta dalla sua eccellente gestione) affermando che “adesso bisogna alzare l’asticella”, e vai con i sogni pindarici con vista Europa da parte dei più ottimisti.

La verità, dicevamo, è una questione di equilibrio: l’allenatore del Monza aveva forse volato troppo alto, ma era più che comprensibile alla luce di una posizione di classifica sempre più consolidata.

Le sconfitte con Milan e Salernitana hanno cambiato poco o nulla, di questa classifica, per cui non è il caso di peccare di eccessivo pessimismo.

Certo il sonoro 0-3 rimediato in terra campana è di quelli che fanno rumore, e una sane ed autocritica riflessione in questi casi non fa mai male.

Palladino è stato criticato da più parti per alcune scelte non condivise, soprattutto a cavallo dei due tempi.

Dopo una prima frazione di gioco in cui le occasioni sono state tante sia da una parte che dall’altra, la ripresa ha sancito in maniera netta e inequivocabile la vittoria di una Salernitana più cinica e meglio organizzata.

Quanto possono aver inciso le scelte del tecnico biancorosso di sostituire Sensi e Gytkjaer a favore di Donati e Dany Mota? Sicuramente più condivisibile la rotazione di attaccanti, poco comprensibile quell’altra: così facendo, il Monza ha perso fosforo e qualità a centrocampo, lì dove gli avversari hanno mostrato un deciso cambio di passo creando ben presto superiorità numerica.

Dopo il bellissimo gol di Coulibalì, la squadra biancorossa è apparsa nervosa e poco lucida, prestando il fianco alle veloci ripartenze di una Salernitana che altro non chiedeva di avere a disposizione ampie praterie su cui scorazzare.

Inevitabili, quasi fisiologici, gli altri due gol che hanno dato al risultato i connotati di un pomeriggio da dimenticare al più presto.

Ora c’è l’Empoli, all’orizzonte del Monza, che tornerà a casa con l’intento di rimettersi rapidamente in carreggiata.

Senza più asticelle da alzare, e senza più sogni di gloria da cullare. La salvezza, per quest’anno, sarà come conquistare uno scudetto per la compagine biancorossa. Per il resto, chi vivrà vedrà…

Sezione: Editoriale / Data: Mar 28 febbraio 2023 alle 18:32
Autore: Redazione Tuttomonza
vedi letture
Print