Altro stralcio dell'intervista su SoFoot a mister Raffaele Palladino che parla dei suoi primi approcci da piccolo col gioco del calcio: "Passavo il tempo giocando per strada a Napoli. Era ogni giorno, dopo la scuola. Non succede più molto oggi. Io non sono mai entrato in una scuola calcio prima dei miei tredici anni. Il clic è arrivato nel giorno in cui mi ha fatto fare una partitella con alcuni amici suoi. Una volta terminato l'incontro, alla fine prese in considerazione l’idea di iscrivermi una scuola calcio, gli Amici di Mugnano". 

Il tecnico del Monza ha parlato della sua formativa esperienza alla Juventus: "Prima di entrare in prima squadra dalla Juve nell'estate del 2006, arrivato da due prestiti: uno alla Salernitana, l'altro al Livorno. uando sono tornato mi sono ritrovato durante il ritiro pre-campionato con una serie di campioni immensi: Ibrahimovic, Zambrotta, Thuram, Cannavaro. Andati via dopo poco. Rimarranno Trezeguet, Del Piero, Buffon e Nedved. Se oggi è un amico, Ibra era il mio idolo. Mi avevano soprannominato PallaIbra. Quell'estate ho avuto tante richieste in Serie A, ma Deschamps, dopo avermi visto per un settimana di allenamento, mi ha preso da parte e mi ha detto: "Devi restare qui perché avrai spazio. L'ho ascoltato e non me ne sono pentito: ho giocato a destra, a sinistra, in attacco, alle volte al posto di Del Piero, altre di Trezeguet".

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 04 aprile 2024 alle 16:00
Autore: Roberto Sabatino
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