Oggi si gioca il recupero Monza-Vicenza (ore 18) ma domenica ci sarà Reggiana-Monza: in vista di questa partita la Gazzetta di Reggio ha intervistato Adriano Galliani, legato indirettamente alla Reggiana (città di Ancelotti) e profondo conoscitore del calcio italiano. "Le difficoltà del campionato cadetto non mi stupiscono - ha raccontato Galliani -, prima di andare al Milan sono stato vicepresidente e coproprietario del Monza, giocando sempre in B dal 1975 al 1985. Anche allora la B era difficile con grandi squadre. Ho diversi ricordi di Reggio Emilia, bella città e bello stadio, abbiamo giocato tante volte lì con il Monza e con il Milan, e la Mapei ora lo ha ulteriormente migliorato. A Reggio ho conosciuto anche Daniela Gozzi, tramite un pranzo con il mio amico Dal Cin. Rimasi impressionato da come teneva i rapporti con tutti, era bravissima a organizzare la sua società e... a fare le lasagne! La portai al Milan e ora l'ho voluta al Monza. Unica donna tra tanti uomini che ho assunto al Milan. Sicuramente andremo a mangiare tutti insieme da qualche parte lì intorno, sono molto goloso e anche quando c'era Ancelotti mi portava sempre i tortelli. 

Il Monza? Abbiamo fatto 3 punti nelle prime 8 partite, ma eravamo falcidiati da infortuni prima e Covid poi. Nelle ultime 4 partite 10 punti, un buon cammino direi. Sono sicuro che anche la Reggiana si riprenderà. Il Monza gioca con un 4-3-1-2, io e Berlusconi scegliamo gli allenatori in base alla nostra idea di calcio e ci piace giocare con il rombo a centrocampo. Ma Berlusconi non interviene mai sulla formazione, gli piace la difesa a 4 non questo 3-5-2 che va tanto di moda ora. Il mio preferito? Non faccio distinzioni, neanche a Van Basten dicevo che era il più bravo. 

In Lega ho diversi fronti aperti con la A, intanto ci riconoscono il 6,5% dei diritti tv, invece quando io ero in Lega era il 7,5%. Ora c'è la questione della cessione del 10% delle azioni della media company che detiene i diritti della A. Chiediamo che le risorse non siano distribuite tutte adesso ma anche alle squadre che saranno successivamente promosse in A. E poi c'è in tema di promozioni e retrocessioni: siamo l'unico campionato europeo che ha questa asimmetria, visto che la serie C non rinuncia alle 4 promozioni propongo di far retrocedere solo 3 squadre e portare il campionato a 21 e poi a 22 squadre".

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 02 dicembre 2020 alle 11:00
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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