Col comunicato stampa ufficiale Fininvest di ieri pomeriggio (clicca qui per rileggere la notizia) il Monza chiude l'era Berlusconi e passa sotto la gestione americana della Beckett Layne Ventures di Brandon Berger.

Un cambio epocale nella storia ultracentenaria biancorossa, ma doverosa dopo la scomparsa del compianto presidente Silvio avvenuta il 13 giugno 2023: le ultime due stagioni calcistiche sono state un affanno per il Monza, e la retrocessione in Serie B la naturale conseguenza di un disimpegno sempre più crescente.

Da quel settembre 2018 tanti campioni e colpi di mercato hanno infiammato la piazza biancorossa: in Serie C arrivarono subito grandi giocatori per la categoria, come Iocolano, FossatiArmellino, Lepore, Palladino, Chiricò e Brighenti. Ci fu il Monza di Cristian Brocchi che dominò il campionato nell'anno del Covid, con una super squadra composta da Lamanna, Paletta, Bellusci, Rigoni, Machin, Marchi, Gliozzi e Dany Mota.

Con Silvio Berlusconi la Serie B fu un sogno per le squadre messe in campo in due anni di cadetteria, coi futuribili Di Gregorio, Carlos Augusto e Colpani su tutti, ma anche Kevin Prince Boateng e Mario Balotelli, poi Caldirola, Valoti, Gytkjaer, Gastòn Ramirez e Ciurria. La Serie A storicamente ottenuta per la prima volta grazie a mister Giovanni Stroppa, quindi la scommessa (vinta) con Raffaele Palladino. 

Biglietto da vista nella massima serie con la super campagna acquisti dell'estate 2022 da oltre 40 milioni di euro, spesi per Izzo, Pablo Marì, Rovella, Caprari, Petagna e Cragno, oltre al super colpo del ritorno a casa di capitan Matteo Pessina. Un sogno Europa accarezzato, le vittorie contro Inter, Milan, Juventus e Napoli. Poi l'addio, il declino e ora la cessione: si rivivranno emozioni così? Non ci resta che scoprirlo.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 02 luglio 2025 alle 07:30
Autore: Roberto Sabatino
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