Al termine della lunga giornata degli addii in casa Monza (congedati tredici calciatori, a cui va aggiunto mister Nesta), il giornalista Matteo Delbue, attraverso Instagram, ha commentato così lo scossone biancorosso.

"SI CHIUDE UN CICLO. Probabilmente irripetibile. Una quindicina di partenze da Monzello. Per ora. Dopo una delle retrocessioni più brutte della storia del calcio. Ma qualcuno lo ricorderemo per sempre. A cominciare da CALDIROLA: un brianzolo in biancorosso, con quel gol vittoria a San Siro che noi tifosi da sempre avevamo sognato fin dai tempi di Giambelli. E anche prima. Ma dobbiamo tanto anche a PEDRO PEREIRA, ci ha messo lo zampino nella promozione dalla B ma è stato più protagonista in A: nessuna giocata indimenticabile ma l'impegno lo ha sempre messo. Con umiltà. A differenza del greco KYRIAKOPOULOS capace di battibeccare con i suoi tifosi dopo una miriade di cross sbagliati. BABY VIGNATO è stato invece la fotografia del Monza in A: poteva fare di più ma strutturalmente non era pronto per quei palcoscenici. E poi gli "interisti': SENSI tanto bello nel suo primo anno a Monza quanto inesistente dopo, GAGLIARDINI valutabile con un boh e D'AMBROSIO che a mia memoria è l'unico tesserato del Monza ad aver tifato un'altra squadra in un altro stadio vantandosi di farlo. E poi la fine dei prestiti: BIANCO avrà futuro, TURATI lo avrà se imparerà ad uscire con i tempi giusti, URBANSKI se avrà spazio. PALACIOS e soprattutto LEKOVIC resteranno invece la fotografia del mercato di indebolimento dello scorso inverno, condito da un CASTROVILLI fuori forma e da un AKPA che almeno è stato l'ultimo a mollare. E per chiudere un altro che ci resterà sempre nel cuore: MACHIN, un eroe di Pisa. Uno dei migliori anni della nostra vita".

Sezione: News / Data: Mar 01 luglio 2025 alle 10:00
Autore: Roberto Sabatino
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