Una retrocessione in Serie B che fa molto male, ma che per questo Monza parte da lontano. Un'estate senza mordente (il colpaccio è stato il prestito di Alessandro Bianco sul gong) e un inverno deprimente (vedi eccellenti addii).

Eppure quel mese di luglio 2022 molti lo ricorderanno per sempre, e chissà se si ripeterà mai una sessione di calciomercato biancorosso così: il primo acquisto fortemente voluto da Adriano Galliani fu quello di capitan Matteo Pessina. L'Atalanta sparava alto? Nessun problema, detto-fatto e grande ritorno del figliol prodigo.

Fu la punta dell'iceberg di un Monza che acquistò anche Stefano Sensi, Armando Izzo, Pablo Marì, Marlon, Nicolò Rovella, Andrea Petagna, Gianluca Caprari, Alessio Cragno, spendendo oltre 40 milioni di euro tra prestiti e riscatti. 

Col tempo e soprattutto la scomparsa del presidente Silvio Berlusconi, il mercato si è sempre più ridotto a livello qualitativo: Galliani si è mosso tra gli scaffali di svincolati e prestiti (D'Ambrosio, Gagliardini, Colombo, Akpa Akpro) che solo il lavoro di mister Palladino nel 2023/2024 e le correzioni invernali (Djuric e Maldini) hanno reso speciali. 

Gli incassi eccellenti dell'estate 2024 (Di Gregorio e Colpani) non hanno visto però investimenti adeguati e sei mesi dopo sono partiti i restanti pilastri. Lasciando un Monza poverissimo tecnicamente, affidato a giovani stranieri che mai avevano giocato a questi livelli (Palacios, Lekovic, Brorsson, Ganvoula) oppure svincolati di lusso che però sono durati il tempo dello scoppio di un mini cicciolo (Keita Baldè). La squadra è retrocessa in Serie B anche per il mercato, che aveva già fatto intuire più di qualcosa sotto gli ombrelloni delle spiagge e il caldo cocente di dieci mesi fa.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 05 maggio 2025 alle 13:00
Autore: Roberto Sabatino
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