Sorrentino 6: Non può nulla sulle prime due reti avversarie. Bene nella ripresa quando nega la gioia di una possibile doppietta a Chiesa avventandosi sul pallone e sbarrando le porte a Yildiz.
Marì 6: Si dimostra un muro nella fase difensiva mentre è da rivedere la manovra d’impostazione di gioco. Perde un pallone banale, avventurandosi a centrocampo. L’azione termina, per sua fortuna, con una traversa avversaria. Comanda la difesa e si dimostra solido per tutto il match.
Izzo 6: Ospite indesiderato all’Allianz Stadium, fatica inizialmente a tenere l’energia di Yildiz, poi prende le giuste misure e si dimostra attento e preciso. Tanto cuore e passione per l’ex Toro, che non vuole perdere contro la Juventus e si spinge sempre in avanti, dimostrarsi però un leone senza ruggito.
D’Ambrosio 5: Tanti, troppi passaggi imprecisi e disordinato nella fase difensiva. Migliora nella seconda parte del match, come tutto il Monza.
Birindelli 6.5: Tanta corsa e coraggio, per una prova più che positiva. Cerca il primo gol in Serie A in due occasioni: la prima con Perin, lanciandosi, letteralmente, in rete ma non trovando la palla per pochi centimetri, la seconda con Pinsoglio che si fa trovare pronto da posizione ravvicinata. Attento in fase difensiva e tanta spinta sulla fascia, dove realizza cross interessanti per i compagni. (Dal 65’ Zerbin 4: Arriva in ritardo su Danilo e spende subito il cartellino giallo, dopo pochi minuti dal suo ingresso, condizionando la sua gara. Rimedia poi un cartellino rosso nel finale, confermando la propria prestazione negativa, sottotono e lontana da quella del compagno sostituito).
Gagliardini 5: Zero iniziativa. Tanti palloni toccati, ma il più delle volte la palla viene restituita indietro, ai difensori o al portiere. Sostituzione forzata al primo tempo per un probabile infortunio muscolare. (Dal 45’ Bondo 6.5: Un vero guerriero a centro campo. Lotta fin da subito su ogni pallone e non toglie mai la gamba. Si dimostra frizzante e dinamico, partecipe in ogni area del campo).
Pessina 5.5: Fatica a trovare il possesso palla e del resto il Monza non gira. Assenti i passaggi filtranti e in profondità per provare a scalfire la Juventus. Più concreto dopo i primi 45’ dove riesce a trovare maggior gioco e, di conseguenza, a dare maggior equilibrio al Monza, che non rinuncia a provare a dimezzare lo svantaggio. Ci si attende dal capitano qualcosa di più, deve suonare la grinta.
Pereira 5.5: Poco coinvolto nelle manovre biancorosse. Tanti passaggi e cross fuori misura. (Dal 72’ Kyriakopoulos 6: Prova subito a lasciare il segno con una conclusione vicinissima all’incrocio. Pericolosi i suoi calci piazzati, con palloni insidiosi per la squadra avversaria).
V. Carboni 5.5: Prova ad intermittenza. Conquista palloni complicati ma sbaglia i passaggi più semplici. Cerca più volte la conclusione da fuori ma trova sempre l’opposizione avversaria, rendendosi facilmente prevedibile. (Dal 80’ Ferraris S.V.)
Colpani 6: Parte subito forte e si dimostra un pericolo per la difesa avversaria con la palla tra i piedi. Prova a dare brio ai biancorossi, senza però incidere. (Dal 45’ Djuric 6: Funge da pilastro e punto di riferimento là davanti. La palla è difficile toglierla e si dimostra un gigante nei colpi di testa, sia in attacco che in difesa. Impegna Pinsoglio con una super parata da posizione interessante).
Mota 5.5: Fantasia e imprevedibilità le sue armi preferite che vengono mostrate solo in alcuni frangenti della gara. Perde Alex Sandro in occasione della seconda rete avversaria. Eccessivi i tocchi con la palla tra i piedi che non sempre disorientano l’avversario.
Palladino 5: Prova a togliere punti di riferimento presentando un “falso nueve”, tra gli undici iniziali. Squadra che però manca di organizzazione e fatica a trovare gli spazi giusti per provare a far male. Meglio la ripresa, con le giuste sostituzioni che permettono di passare ad un modulo più pratico ed efficace. Un ciclo che si apre e si chiude con la Juventus: se alla sua prima partita ha fatto emozionare ogni cuore biancorosso, quella di oggi, come le ultime partite del Monza, hanno lasciato tanto amaro in bocca, con un finale agrodolce. A salvezza raggiunta con largo anticipo, ci si aspettava una squadra che potesse giocare a testa libera e con più coraggio.
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