Ieri la partita, fascia da capitano al braccio, contro l'Inter ad Appiano per Franco Lepore. Un'emozione speciale per uno che in carriera ha fatto tanta gavetta e che spera di raggiungere presto la A proprio con il Monza. Il difensore si è raccontato ai nostri microfoni all'indomani di questa partita. "Ieri ero il capitano della squadra, mancavano D'Errico e Fossati ed è toccato a me, è sempre un'emozione indossare la fascia e giocare contro l'Inter - ha raccontato a TuttoMonza -. Me la sono vista con Young nel primo tempo, è stato un bel duello sia nel primo tempo quando avevo lui come avversario di fascia, sia nel secondo tempo con altri avversari: trovarsi contro questi giocatori forti e importanti è uno stimolo in più per confrontarsi contro grandi campioni, è stato bello".

Ieri un 'assaggio' di serie A per voi, anche se l'Inter era in campo con molte riserve, dopo l'amichevole estiva col Milan: che effetto fa sapere che l'anno prossimo potreste ritrovarvi per la prima volta nel massimo campionato?
"Per noi la cosa primaria ad oggi è andare in serie A, è un sogno che abbiamo, un obiettivo dichiarato, sarebbe bellissimo affrontare nuovamente queste squadre in serie A".

La partenza in campionato non è stata agevole anche se state recuperando terreno: avete pagato lo scotto di una squadra nuova?
"Sì essendo una neopromossa, oltre all'aver cambiato tanti giocatori, ci vuole un po' di tempo rispetto alle altre, però pian piano stiamo costruendo qualcosa di importante giorno dopo giorno e sicuramente il Monza migliore tra qualche partita".

Che allenatore è Brocchi?
"Il mister è molto preparato, cura tutti i minimi particolari durante la settimana. Una persona molto pacata, tranquilla, ma guai a farlo arrabbiare. Dà molto spazio all'interpretazione dei giocatori durante la partita, non ti vincola alcune giocate, anche a livello gestionale mi piace molto".

Sapere di dover andare per forza in A è più uno stimolo o più un motivo di ansia quando scendete in campo?
"Sicuramente il dover andare in A è il sogno della città e della società oltre che nostro, è uno stimolo e deve essere così perché la pressione deve essere positiva e spingerci a fare sempre meglio, non accontentarsi mai".

In squadra c'è tanta concorrenza, nel tuo ruolo come in altri, come è giusto che sia in una squadra che punta a vincere. Può aiutare ogni giocatore a dare sempre qualcosa in più per mettere in difficoltà il mister?
"La concorrenza è uno stimolo per tutti noi, è un bene che ci siano due/tre giocatori forti per ruolo, questo è una spinta a dare sempre di più e per tenere alta l'asticella e non mollare un centimetro. Rendere la vita difficile all'allenatore è il nostro obiettivo".

Da quanto visto finora, quali sono le squadre che maggiormente possono insidiare la lotta promozione?
"Vedendo le prime partite, direi che innanzitutto l'Empoli è quella che mi ha impressionato di più, ha un grandissimo allenatore, molto preparato, con giocatori importanti. Vedo giocare bene anche il Lecce, è insidioso per la promozione, e infine la Spal".

Sezione: Esclusive / Data: Sab 14 novembre 2020 alle 14:30
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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