Il Monza, dopo il successo in extremis conquistato contro il Cittadella, è già pronto per scendere nuovamente in campo: i biancorossi affrontano domani sera il Vicenza dell'ex tecnico Cristian Brocchi. Giovanni Stroppa presenta così in conferenza stampa la sfida del Menti, nona giornata di campionato.
Contro il Vicenza sarà una gara particolare, considerando la presenza di Brocchi sulla panchina del Vicenza?
"Per quanto riguarda Brocchi direi di no, anzi, rinnovo i complimenti e faccio una considerazione: quello che ha fatto qua è tanto, inclusa la scorsa stagione. Affrontiamo una sfida difficilissima, il Vicenza arriva da un risultato bugiardo, la partita è cambiata dopo il 3-0 e l'espulsione. Hanno preso 5 gol, ma sono arrivati 2-3 volte davanti alla porta, hanno preso un palo, è una squadra che sa quello che deve fare in campo. Mi aspetto una gara difficile sotto l'aspetto caratteriale, dovremo essere bravi a non concedere episodi gratuiti. Non possiamo permetterci come a Pisa e a Lecce di regalare occasioni su situazioni gestite male".
Ti aspettavi tutte queste difficoltà in questo primo periodo?
"Due considerazioni. La prima è che è stato difficile assemblare la squadra, dare idee, identità e personalità, proprio perchè tanti uomini sono stati fuori, non solo a centrocampo. Non dimentico Ciurria e Dany Mota, non dimentico Scozzarella, che ha giocato in condizioni non perfette. Non è mio costume prendere giustificazioni, ma di sicuro non avere avuto sempre a disposizione la squadra è stato penalizzante. Per quanto riguarda le occasioni da gol è strano, le mie squadre hanno sempre segnato e creato tanto. Continuiamo a lavorare e a persevarare, la squadra ha qualità, e deve venire fuori anche sotto l'aspetto caratteriale. Contro il Cittadella nel primo tempo non abbiamo giocato, non siamo riusciti a sopperire caratterialmente per fare quello che dovevamo fare".
Domani il Monza affronta il suo passato: la squadra la vedi pronta per la Serie B?
"Assolutamente sì. La squadra ha assimilato la categoria e la delusione dell'anno scorso, i ragazzi devono farsi scivolare addosso queste cose: se sono qui vuol dire che hanno la qualità per giocare a Monza. Non è semplice giocare qui, bisogna dimostrare di poterlo fare. Ci sono aspettative alte, chi ha più esperienza le vuole queste responsabilità, altri magari hanno bisogno di episodi positive per dimostrare di meritare questa maglia".
Quanto è importante sbloccarsi in trasferta?
"Dobbiamo dare una svolta se vogliamo essere ancor più protagonisti. La classifica, dopo la vittoria contro il Cittadella, è un pochino più positiva, ma non è all'altezza di quello che vorremmo fare. Se vogliamo quanto meno entrare in zona playoff dobbiamo fare punti pesanti in trasferta. Arriviamo da una vittoria non semplice, le grandi squadre vincono anche partite così".
Con il cambio di modulo e il passaggio al 4-3-3, quanto può essere determinante un esterno offensivo puro come D'Alessandro?
"Mi auguro che lo sia. Già contro il Parma avrebbe giocato, ma ha avuto un problema fisico. Il cambio di modulo è dettato anche dal cercare di esaltare meglio alcuni calciatori. Adesso arriviamo di più in avanti, prima facevamo fatica a tenere la palla. Serve l'individualità, servono certe caratteristiche. L'aspetto caratteriale farà la differenza, non il modulo. A volte ci riusciamo, altre no. Sicuramente siamo molto indietro, ma abbiamo giocatori che ci permettono di giocare così e insistiamo in questo modo".
I cambi decisivi contro il Cittadella hanno rimescolato le gerarchie? Ci sarà turnover contro il Vicenza?
"Le gerarchie se le conquistano i ragazzi in campo. Viste le tante assenze è chiaro che chi si fa trovare pronto ha la possibilità di dimostrare, alcuni ci sono riusciti e altri no. I cambi possono essere determinanti. L'apporto di Machin è stato molto importante, è quello che si chiede ai centrocampisti, D'Alessandro ha esaltato le sue caratteristiche. Ci dà una possibilità in più".
C'è la possibilità di vedere dal primo minuto Vignato? Come sta Pirola?
"Per quanto riguarda Pirola, abbiamo l'obbligo di fare un altro accertamento e di sottoporlo a una nuova TAC, siamo troppo a ridosso di questa partita e quindi non ci sarà. Per quanto riguarda Vignato, ho voglia di farlo giocare: merita, ha dimostrato che ci può stare in questo gruppo, mi piace quando entra, abbiamo visto cosa ha fatto contro il Pordenone e sabato. Devo soltanto capire se in questo momento può esserci più utile a partita in corso o buttarlo subito nella mischia".
La vittoria contro il Cittadella può essere la gara della svolta?
"Mi auguro e spero che sia una partita spartiacque. Un risultato che, per come si stava mettendo la partita, quasi insperato, ma la squadra l'ha voluto, prima del gol di D'Alessandro c'è stato il palo di Valoti, il tiro di Mazzitelli, i palloni messi in mezzo da Vignato. Per pensare in maniera diversa o migliore, dobbiamo avere più continuità di risultati. Parma e Cittadella devono darci la base per avere continuità. Vicenza sarà la continuità di queste due partite, e la stessa cosa lunedì prossimo. Una squadra come la nostra deve avere la mentalità di portare a casa sempre tutto".
C'è la possibilità di schierare Valoti o un altro elemento come falso nueve? D'Alessandro ha i 90 minuti?
"Sicuramente D'Alessandro giocherà, ma non so se durerà 90 minuti. Per quanto riguarda il falso nueve può essere un'idea. Il 9 puro, Gytkjaer, è in un momento non semplice, Favilli e Dany Mota sono fuori. Devo dire che, con Valoti falso nueve contro il Cittadella, la squadra aveva un altro approccio dentro la partita, non era quella del primo tempo".
Che report hai avuto su Finotto? Cosa ne pensi della Primavera?
"La Primavera sono andato a vederla, mi piace, Palladino sta facendo un ottimo lavoro. Mi piace guardare tutte le categorie, vorrei conoscere il più possibile i ragazzi. Con Finotto ci ho parlato subito, per capire a che punto fosse: si allena con noi da 15 giorni, aveva bisogno di una partita a tutto campo. Chiaro che non è al 100%, secondo me ha bisogno ancora di 2-3 impegni del genre. Poi sicuramente farà parte della rosa e verrà preso in considerazione".
11 squadre in 4 punti: che campionato è?
"È un campionato molto difficile. Non c'è la possibilità di fare un pronostico. Le squadre si sono potenziate tantissimo, non c'è solo il pensiero di chi può andare in Serie A, ma anche chi si è strutturato per mantenere la categoria. Tutt le squadre sono preparate, bisogna tenere le antenne dritte".
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