Nel Monza che verrà, con Fininvest o senza, la figura di un direttore sportivo sarà essenziale per affrontare la giungla imprevedibile del campionato di Serie B 2025/2026. Una figura che quest'anno è mancata fin dall'inizio, e che solo successivamente è stata assegnata a Mauro Bianchessi.

Arriverà davvero o si resterà ancora così? Lo dirà il tempo, intanto TuttoMonza segnala tre nomi di categoria che potrebbero fare al caso della società biancorossa. 

GIOVENTU' D'ORO - La stupenda stagione della neo promossa Juve Stabia, che ha seguito la strepitosa promozione dalla C dell'anno prima, porta anche la firma di Matteo Lovisa. Si tratta del direttore sportivo più giovane a livello professionistico, dato che è un classe 1996 ma lavora in questo ambito già da otto anni. Cominciò il suo percorso nel Pordenone, scelgiendo e tesserando tra gli altri gente come Di Gregorio e Ciurria (uno ex e l'altro attuale biancorosso), ma anche Folorunsho, Pobega e Vogliacco (tutti stabilmente oggi in Serie A). La Juve Stabia sta lottando per un posto nei playoff di Serie B, un risultato incredibile sotto la guida di mister Guido Pagliuca ma anche con i gol di bomber Adorante e gli assist di Piscopo, Fortini e Mosti (ex Monza). E giusto pochi giorni fa, Lovisa ha ricevuto il premio di miglior direttore sportivo al Gran Galà del Calcio. Dalla città campana, però, girano voci di un possibile addio dello stesso Lovisa che, intervistato a settembre sul portale di Gianluca Di Marzio, disse così: "Ho rinnovato per i prossimi due anni, ma non mi pongo obiettivi a lungo termine. Ora serve solo pensare alla salvezza, per noi sarebbe come vincere il campionato. Dal punto di vista tecnico qualche giocatore puoi sbagliarlo, ma meglio non farlo sul lato umano. C’è una ricerca durante l’anno e questa ricerca è continua. Questa nostra Juve Stabia ha scelto giocatori con la voglia di emergere“. Il Monza potrebbe essere uno step importante con l'obiettivo risalita in Serie A.

LA NUOVA STRADA - Un altro nome è quello di Fabio Artico, esempio lampante dell'imprevedibilità della vita di una persona. Ex bomber sui campi di calcio (108 gol in Lega Pro, 32 in Serie B) è stato poi consigliere comunale ad Alessandria e quindi eccolo come osservatore alla Juventus, e poi direttore sportivo di Cuneo, Alessandria e dall'estate 2023 nel Cesena. Coi romagnoli, nei playoff, viene eliminato ai rigori dalla sorpresa Lecco, e un anno dopo ottiene l'agognata promozione in B. Lavora a stretto contatto con la proprietà americana del Cesena (ne ritroverebbe una anche a Monza?), dove però il suo lavoro è più limitato perchè le risorse vengono centellinate. Nonostante ciò ingaggia il portiere figlio d'arte Klinssmann (grande rivelazione quest'anno), coltiva il talento di bomber Shpendi, crede e punta in giocatori come Calò, Prestia, Bastoni e Ceesay. Il suo ciclo in Romagna, si vocifera, finirà nonostante un contratto fino al 2027. Sulla Gazzetta, Artico parlò recentemente così: "Voglio essere libero di fare il mio lavoro in un club che mi concede responsabilità e autonomia. A sognare devono essere i tifosi, noi restiamo coi piedi per terra. Se esiste un valore preponderante per costruire un club vincente è senza alcun dubbio la sostenibilità. Grazie alle indicazioni della società cerco costantemente di rispettare i parametri economici e finanziari nel mio lavoro”. 

RIVINCITA - I tifosi lo hanno additato come uno dei responsabili della terribile stagione della Sampdoria, ad un passo dal baratro della Serie C. Eppure era stato ben accolto dieci mesi fa il nuovo ds Pietro Accardi, "strappato" all'Empoli dove tra B e A ha fatto un lavoro eccellente scegliendo e vendendo bene numerosi calciatori, secondo la politica toscana. Eppure il mercato dei blucerchiati ha avuto voti eccellenti, basti pensare che Accardi riuscì ad ingaggiare giocatori come Tutino, Coda, Bellemo e pure l'ex biancorosso Cragno in inverno. A Genova però non decollò il rapporto con mister Pirlo (licenziato dalla società dopo tre partite), e neanche Sottil prima e Semplici poi, hanno migliorato la situazione. Un mese fa l'intervento di Roberto Mancini, chiamato dal presidente Manfredi, ha comportato il licenziamento dello stesso Accardi. Che da luglio sarebbe pronto a rientrare con un nuovo progetto tecnico.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 08 maggio 2025 alle 11:39
Autore: Roberto Sabatino
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