Si parla da tempo di futuro in casa Monza, tra società e parco calciatori: il paracadute retrocessione e diversi addii di contratti pesanti, aiuteranno senz'altro il club nella rifondazione. Ma ci sarà da decidere a breve anche chi dovrà guidare la squadra in Serie B.

Diversi i nomi accostati alla panchina biancorossa, da Pecchia a Gilardino, passando per Dionisi, Aquilani e Abate. Ma se invece la soluzione del vero outsider fosse interna? Alessandro Nesta, che ha vissuto certamente una stagione di crescita professionale e umana non da poco, va in scadenza e al momento lui stesso ha detto di non essere stato interpellato dal Monza per i piani futuri. È davvero utopia immaginarlo nuovamente in Brianza in una categoria, la Serie B, che ha già affrontato bene con Perugia, Frosinone e Reggiana? Magari coinvolgendolo di più nelle strategie di mercato, e sicuramente vedendolo più maturo. 

Nella conferenza stampa pre Udinese, stuzzicato sulle poche variazioni tattiche della sua gestione, lo stesso Nesta ha risposto così (e come dargli torto?):  "L’inventiva non c’è lì. Abbiamo provato qualcosa, come  quando abbiamo giocato a quattro. Solo che poi vanno via difensori come Pablo Marì, e le alternative diventano poche. Quando le cose vanno male, si cambia. Spesso abbiamo avuto poche alternative. La fantasia serve, ne serve tanta a volte. Delle volte con più coraggio si poteva pensare ad altro. Non abbiamo avuto molte alternative per come la vedo io. Chiaramente, si potevano fare altre scelte. Io l’ho letta che non avevo tanta roba. Non è facile, poi tutto può essere messo in discussione. L’Udinese dell’andata per me è stata clamorosa. Ma è dalle amichevoli estive che facciamo fatica a vincere".

Resta il fatto che Nesta, molto apprezzato per la sua schiettezza nelle conferenze stampa, ha voglia di riprendere quanto prima una nuova stagione in panchina. Monza o non Monza, lo rivedremo presto in pista.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 12 maggio 2025 alle 08:03
Autore: Roberto Sabatino
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