Quello di Matteo Pessina al Monza è stato senza dubbio un ritorno romantico. Il centrocampista, dopo l'esperienza all'Atalanta, è tornato a casa sua, in Brianza, per vestire la maglia della sua squadra del cuore: "È stato emozionante fare l’esordio a 10 anni col Monza, ambivo a giocare in una squadra che vedevo come la più forte del mondo. Ricordo quel pomeriggio quando mi chiamarono, ero con mia madre, mi sono chiesto se andare o meno. Poi è stata una scelta che mi sono portato dentro, sono stato nove anni qua, sono tornato dopo sette anni in giro per l’Italia" ha raccontato al Guerin Sportivo. 

"Sicuramente in questi anni sono sempre rimasto legato al Monza, quando avevo del tempo andavo a Monzello, anche allo stadio a vedere le partite, sentivo spesso Galliani. C’è sempre stato un legame coi tifosi, hanno visto un ragazzino sbocciare a 17 anni. Arrivato a questo punto, anche se ho 25 anni e non sono vecchio, ho l’esperienza giusta e penso di poter dare qualcosa al club e alla città. Ora è una società di un altro livello, sappiamo qual è il lavoro che stanno facendo il presidente ed il direttore per portare in alto il nome del club, quindi ho voluto sposare in pieno il progetto. Si incastravano tante cose. Galliani lo conoscete, è abbastanza persuasivo come persona. L’ho sentito dopo la vittoria ai playoff, lui mi ha risposto: “Il prossimo anno siamo in Serie A”. Non pensavo di trovarmi qua dopo qualche settimana, ma c’è stato un interessamento reale. È stata una scelta apprezzata un po’ da tutti, ho preso questa decisione col cuore. 

Essere capitano? Per me la fascia al braccio è un onore, è stata una scelta di Galliani che io ho accettato perché penso che per la società e per la città valga molto avere un ragazzo di Monza con la fascia, crea un legame forte. Avere responsabilità esalta anche il mio modo di giocare. È molto difficile dire che stagione mi aspetto, la Serie A è difficilissima: la nostra asticella va sempre puntata più in alto, ma noi dobbiamo fare il prima possibile 40 punti. Poi se arriviamo alla salvezza nelle prime 13 giornate, tutto quella che viene dopo sarà guadagnato. Se vivi con quella fame puoi fare molto. Difficile dire le mie ambizioni personali, ho sposato questo progetto perché sentivo di farne parte. Voglio andare di pari passo col Monza, quindi sono sicuro che faremo bene insieme. Speriamo di arrivare più in alto possibile, ci sarà tanto lavoro da fare. Sarà romantico”.

Sezione: Focus / Data: Ven 12 agosto 2022 alle 14:41
Autore: Stefano Pontoni
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