Fabrizio Bosisio ha messo assieme la passione per il calcio e per il Monza con quella per il collezionismo dando origine ad una collezione incredibile e ricca di chicche introvabili. Un vero e proprio tesoro biancorosso. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare dove è nato l'interesse per i bagaj e per le maglie storiche.

Come nasce la tua passione per il collezionismo?

"La mia passione nasce da ragazzino delle scuole medie, sono sempre stato appassionato di calcio anche se non sono una di quei ragazzini che venivano portati al Sada a vedere il Monza in quanto mio padre, pur essendo un tifoso di calcio non è mai stato attratto dalla “vita da stadio”. L’occasione è ghiotta quando un amico di famiglia, molto amico a sua volta dell’allora presidente biancorosso Valentino Giambelli, in collaborazione con il Monza, organizza delle squadre di ragazzini dell’oratorio da portare al nuovo stadio Brianteo per distribuire nei settori della stadio il giornalino societario e come premio si dava la possibilità di assistere alle partite gratuitamente. Così mi innamorai delle maglie da gioco ed iniziai a tastare il terreno tramite mio papà per averne una. Da li iniziò l’amore per le casacche da gioco e principalmente prima, solamente poi, del Monza".

Quando hai iniziato a collezionare le magliette del Monza?

"Si può dire che iniziai a collezionare al termine della stagione 1989/1990 quando riuscii ad avere la mia prima maglia del Monza sempre grazie allo stesso amico di famiglia, che, dopo molte richieste, riuscì a farsi dare e a regalarmi poi la mia prima maglia, la maglia Adidas della stagione 1987/1988 con sponsor Salumi Beretta, numero 8. Da lì iniziai. La seconda fu la maglia 1990/1991 regalatami da mio cugino. Certo è che in quegli anni iniziò la passione che poi, vuoi per la mancata indipendenza economica, vuoi per la non conoscenza di canali per reperirne con continuità, sicuramente per la giovane età, la collezione andava a rilento, fino a che una volta raggiunta la possibilità di investire risorse economiche e alcune il trovare gli agganci giusti, iniziai ad ampliare la collezione, fino ad arrivare ad oggi dove la mia collezione conta su più di duecento maglie".

Ci presenti la tua collezione? Qual è la maglia più bella? Quella più vecchia? Quella a cui sei più legato?

"La mia collezione spazia dalla fine degli anni 70 al giorno d’oggi con solo due annate “buche”, la stagione 1980/1981 e 1981/1982, di cui ancora non sono riuscito a recuperare nessuna maglia. Purtroppo per me chi ha maglie vecchie del Monza fatica a cederle perché legate a ricordi ed essendo una collezione di nicchia si fatica a trovarne, in più Monza è sempre stata una piazza dove trovare una maglietta non è mai stato semplice. La maglia più bella, che poi è anche, a mio parere, la più iconica, è quella del 79/80 della Admiral con il logo della corona ferrea sul cuore. La vera maglia del Monza. Quella più vecchia è una maglia degli anni 60. La persona che me l’ha regalata non è riuscito a datarmela esattamente, anche perché in quegli anni le maglie si usavano anche per più stagioni. Ovviamente io mi sono fatto un’idea consultando alcuni archivi fotografici ma non essendone certo dell’anno esatto al 100% preferisco datarla come anni 60. Ci sono tante maglie a cui sono legato, dalla prima avuta, a quelle regalatemi da calciatori o amici collezionisti ma se ad oggi ne devo indicare una, o meglio due, ti direi le due maglie della finale scudetto di serie D del 02 Giugno 2017 regalateci a fine partita, a me da capitan Giudetti, con cui mi sento ancora oggi, e da Battaiola a mio figlio. Ci sono legato particolarmente perché quella è stato anche il primo successo visto dal vivo da mio figlio che all’epoca aveva 6 anni".

Quale maglia vorresti avere che ancora ti manca?

"Ci sono tante maglie che mi piacerebbe avere, tutte quelle dal 1979 in giù. Ma se devo essere onesto mi piacerebbe avere quella della stagione del mio anno di nascita, ossia la stagione 1976/1977. Conosco persone che ce l’hanno, ma come detto prima sono molto restie se non irremovibili a cederle. Quindi, se posso fare un appello, vorrei chiedere a chi ha delle maglie del Monza che tiene nel cassetto e non riesce a valorizzarle, posso assicurare che se volesse cedermele saranno tenute come reliquie con amore. Potranno essere valorizzate in mostre di cimeli sportivi o comunque nella mostra virtuale del mio sito".

A quale giocatore di questa stagione chiederesti la maglia?

"Mi verrebbe da dirti tutti, colleziono maglie del Monza a prescindere dal giocatore. L’importante è che siano sudate o al massimo uscite dallo spogliatoio. Ma se proprio devo indicarti un giocatore di questa stagione di cui ancora non ho la maglia ti direi Valoti. A inizio anno lo guardavo con un po' di scetticismo soprattutto perché aveva portato via la maglia ad un giocatore a cui sono molto legato, quel capitan D’Errico che ora sta facendo così bene a Bari, ma con il passare del tempo si è rivelato un ottimo giocatore, lo vedo come un leader silenzioso. A me piacciono queste persone, persone che si mettono in mostra ma senza mettere “manifesti in giro”. Quindi direi lui. Non cito Di Gregorio perché la maglia già la ho, altrimenti avrei detto lui".

Dove si possono vedere tutte queste magliette?

"La mia collezione di maglie ma anche degli altri cimeli che posseggo si può vedere sul mio sito www.fabriziobosisio.wixsite.com/pellebiancorossa o sulla mia pagina Facebook PELLEBiancorossa. E rilancio… chi avesse delle maglie da cedere mi contatti (se vuoi e puoi scrivere la mia mail:  fabrizio.bosisio@virgilio.it) vi assicuro che non ve ne pentirete".

Cosa ne pensi di questo campionato? Riusciranno a centrare la Serie A?

"Tra alti e bassi credo non ci si possa lamentare. Per noi che abbiamo vissuto in prima persona più delusioni che gioie, per noi che abbiamo vissuto drammi sportivi come i due fallimenti, come la serie D, queste stagioni sono veramente da elogiare e per questo bisogna ringraziare la proprietà che ci ha preso poco dopo la rinascita dalle ceneri (per la rinascita vera e propria bisogna ringraziare il presidente Colombo) e che sta facendo di tutto per farci sognare in grande e per portarci nell’olimpo del calcio. Se ce la faremo? Me lo auguro con tutto il cuore e spero a Maggio di poter versare finalmente delle lacrime di gioia dopo tutte quelle versate amaramente, però non voglio dirlo ma solo augurarmelo ed augurarlo a tutti i tifosi con il biancorosso stampato sul cuore".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 31 marzo 2022 alle 14:56
Autore: Stefano Pontoni
vedi letture
Print