Il Monza torna dalla trasferta di Udine con un punto, figlio di un pareggio sofferto. I biancorossi hanno subito la fisicità dei padroni di casa, soprattutto nella prima frazione. Molti duelli persi in mezzo al campo, con Walace, Lovric e Payero che hanno sovrastato Pessina e Bondo. Le difficoltà sono state ben evidenti e l’Udinese ha avuto diverse opportunità per attaccare la porta difesa da Di Gregorio. Il portiere dei brianzoli ha mostrato con interventi prodigiosi di aver recuperato al meglio dall’infortunio al ginocchio.

Il Monza è apparso poco coraggioso, la manovra lenta e prevedibile e poco votata alle verticalizzazioni. In generale, la conclusione da fuori è quasi una rarità e i calci da fermo vengono sfruttati male. Mister Palladino sembrava stesse pensando ad un cambiamento tattico puntando verso una difesa a quattro. Un 4-2-3-1 permetterebbe un più ampio utilizzo della numerosa batteria di trequartisti in rosa. Anche la retroguardia ne gioverebbe con una maggiore copertura, viste le evidenti crepe e gli scollamenti con i reparti avanzati.

Non è solo un discorso tattico. In ampi tratti di gara è evidente la mancanza di quella spregiudicatezza che aveva entusiasmato i tifosi l’anno passato. Contro l’Udinese lo spettacolo è stato triste come l’atmosfera dello stadio semivuoto. I ragazzi di mister Palladino devono ritrovare gli stimoli per chiudere al più presto il discorso salvezza. E poi puntare a qualcosa di più affascinante e ambizioso, ma non impossibile, visto l’andamento di chi precede.

Il Monza milita in serie A da un anno e mezzo e i risultati dicono che merita questa categoria. Non bisogna adagiarsi sugli allori, ma proseguire con il progetto che la proprietà aveva delineato con grande ambizione sin dall’inizio dell’era Berlusconi. Il sogno può e deve continuare...

A cura di Andrea Lizzano di MonzaTopNews

Sezione: Editoriale / Data: Gio 08 febbraio 2024 alle 08:33
Autore: Redazione Tuttomonza
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