Una disfatta senza precedenti. È quella che ha visto protagonista il Monza nel corso della giornata di ieri, con la clamorosa sconfitta per 0-3 sul campo del Cittadella, semifinale d’andata del play-off. Ai biancorossi ora servirà una vittoria col medesimo risultato nella gara di ritorno, cosi da uguagliare il punteggio e passare in virtù della miglior posizione ottenuta in campionato rispetto agli avversati.

Un’impresa quasi proibitiva, soprattutto alla luce di quanto (non) visto ieri. Del match di ieri infatti non c’è nulla da salvare, dal momento che parliamo di una prestazione molto sottotono, quasi non si fosse consci dell’importanza del match. La sfida invece era molto importante, e a rendere ancor più amaro il fatto ci ha pensato l’immagine del capitano D’Errico al termine del match. Era passata ormai mezz’ora dal fischio finale, ma il giocatore biancorosso era ancora lì sulla panchina, in un solitario silenzio, per provare a metabolizzare un ko troppo pesante. Pesante in primis per lui, già presente ai tempi della serie D.

Il sogno di tutti i tifosi era quello di varcare finalmente, per la prima volta, i cancelli della Serie A. Un’impresa ampiamente alla portata per questo Monza, squadra dotata certamente della rosa migliore nel campionato di B appena terminato, riuscita invece non solo nell’impresa di non vincere, ma riuscendo a non arrivare nemmeno nei primi due posti. Le colpe di questo, inutile nascondersi, vanno cercate soprattutto nella guida tecnica, reparto probabilmente sottovalutato dalla presidenza, certa di agguantare comunque il treno Serie A.

Ma il campionato di B è tosto, lo sappiamo, serviva dunque un tecnico abituato a certi scenari. Brocchi infatti non ha saputo gestire al meglio il momento delicato del Monza, che pure era partito bene, ma poi qualcosa si è inceppato, e li serviva un tecnico ben più navigato. La quiete prima della tempesta dicevamo, quella che ci sarà in caso di uscita dal playoff, con la sempre presente speranza di assistere invece al miracolo…

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 18 maggio 2021 alle 18:25
Autore: Marco Varini / Twitter: @marcovarini
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