Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, durante la trasmissione Dribbling su Rai 2, si è soffermato su alcuni temi importanti della prossima stagione, in primis la ripresa del campionato: “Il problema è mettere insieme gli impegni e trovare le condizioni per non creare disagi ai tesserati. Immaginate una finale di Champions League tutta italiana, il 23 agosto. A fine agosto, poi, vi sono le convocazioni nazionale per la finestra della prima settimana di settembre. Iniziare il 12 mi sembra una via poco percorribile”.

Sul prossimo impegno di National League della nazionale azzurra, in programma il 4 settembre a Firenze, Gravina ha confermato che si disputerà senza problemi: “Sede confermata? "Sono convinto di sì. Applicando il protocollo della UEFA non possiamo non giocare a Firenze. Sarebbe una sconfitta non solo per lo sport ma anche per la politica".

Poi il presidente della FIGC ha speso parole d’elogio per il ritorno in nazionale di Marcello Lippi: “Con Marcello ho un rapporto straordinario. Rappresenta un'icona nel calcio italiano, ma non si possono costruire voli pindarici ogni volta che ho una colazione di piacere con lui. Con Mancini il rapporto non è solo tecnico ma anche di amicizia e non ho alcuna intenzione di intaccarlo con voci di questo tipo. Quando ci saranno i presupposti in cui l'esperienza di Lippi potrà fare al caso nostro ne parleremo".

Un altro tema importante è la novità di introdurre i playoff e i playout nel prossimo campionato di serie A, come ipotizzava anche il presidente del Napoli De Laurentiis: “Ho detto più volte che l'idea di una riforma non può essere legata a una discontinuità. Le modifiche di format nascono dall'esigenza di porre rimedio a un'emergenza. Ma le innovazioni, si sa, generano paura e noi dobbiamo vincere questa paura. Oggi abbiamo due condizioni oggettive: una pre-condizione legata all'evoluzione epidemiologica e un altra è il protocollo con cui dobbiamo fare i conti. Spero di avere un confronto collaborativo con Spadafora per rendere possibile la partenza o ripartenza del campionato 2020-21".

Sul ritorno dei tifosi allo stadio, Gravina auspica un ritorno graduale ma la situazione è da valutare col tempo: “Se anche in Italia rivedremo i tifosi a settembre? È un auspicio, un augurio. Il calcio senza pubblico manca di anima, quando noi produciamo spettacolo è evidente che il fruitore dello spettacolo sia fondamentale. Ma dobbiamo convivere con l'evoluzione di questo virus e questa condizione preoccupa ancora tanti e troppi. Affronteremo il tema ma la priorità al momento è creare le condizioni per far partire i campionati".

Sezione: News / Data: Dom 02 agosto 2020 alle 14:52 / Fonte: TuttoC
Autore: Daniel Rizzo
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