Attesa snervante, decisione implacabile. La storia del Chievo non è bastata ad evitare l’onta di un’esclusione già decretata dal Consiglio Federale dopo l’inesorabile bocciatura della Covisoc, l’organismo di vigilanza sui bilanci delle società, che - spiega il Corriere dello Sport - non aveva dato scampo ai veronesi. Dopo il dibattimento nel pomeriggio a Roma, in tarda serata è arrivata anche la decisione del massimo organo di giustizia sportiva italiano. Il Collegio di Garanzia del Coni ha, infatti, respinto il ricorso presentato dalla società veneta confermandone l’esclusione dalla Serie B. Non sarebbe risultata determinante la strategia difensiva del Chievo che si sarebbe appellato alla possibilità di dilazionare alcuni adempimenti a causa dell’emergenza sanitaria, possibilità concessa, come noto, alle aziende operanti nel nostro Paese messo in ginocchio dalla pandemia. Una situazione di oggettiva difficoltà che, tuttavia, non è bastata a interrompere la perentorietà dei termini stabiliti dall’ordinamento sportivo per l’ammissione ai campionati di calcio. Il Chievo era stato escluso lo scorso 15 luglio insieme con Casertana, Novara, Carpi, Paganese e Sambenedettese estromesse rispettivamente dalla Serie C e che s’erano appellate al Coni per riottenere l’inserimento tra i professionisti.

La sessione di udienze della Sezione Collegio di Garanzia sulle controversie in materia di ammissione/esclusione dai campionati professionistici era stata fissata per la giornata di ieri, a partire dalle ore 16, presso il Salone d’Onore del CONI a Roma. La Cavese, inoltre, aveva impugnato la delibera della FIGC che ha stabilito criteri e procedure per l’integrazione dell’organico di Serie C 2021/2022. Ieri in tarda serata i verdetti.  Ma per una società che esce dal calcio cadetto, come quella del patron Campedelli, ce n’è un’altra come il Cosenza che, persa la Serie B sul campo dopo un’inenarrabile annata culminata con la retrocessione, ritrova la categoria superiore d’ufficio complice proprio la bocciatura dei clivensi. Che non hanno nessuna intenzione di arrendersi ed hanno già annunciato sul sito ufficiale della società la volontà di ricorrere al TAR del Lazio, dove saranno, eventualmente, possibili tuttavia solo azioni risarcitorie appellabili poi al Consiglio di Stato. Intanto, il Consiglio Federale, dopo il verdetto del Coni, procederà a reintegrare gli organici dei campionati di B e C con i criteri già stabiliti.

Sezione: News / Data: Mar 27 luglio 2021 alle 10:35
Autore: Redazione Tuttomonza
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