Traspare soddisfazione, contentezza, ma anche l'impressione che Luca D'Angelo sappia davvero che l'inizio strepitoso del suo Pisa non abbia nemmeno un piccolo margine di contorno casuale. E il successo contro il Monza è la quinta prova consecutiva di come all'ombra della Torre Pendente quest'anno si possa puntare alla vetta più alta: "Abbiamo fatto una bellissima gara contro una squadra molto forte e organizzata - commenta il tecnico in conferenza stampa - con giocatori molto forti e dalla grande tecnica; noi abbiamo meritato di vincere, forse il rammarico può essere quello di non averla chiusa prima, anche perché loro erano in dieci e abbiamo avuto un paio di situazioni enormi per fare il 3-0, e poi su una grande giocata di Mota Carvalho abbiamo riaperto la partita. È umana un po' di sofferenza, come ho avuto modo di dire va bene così, l'importante era vincere."

L'inizio nerazzurro è stato bruciante, soprattutto nei primi venti minuti, con ritmi altamente intensi: "La squadra sa come fare queste partite, l'ha fatto molto bene con intensità, voglia, determinazione e grande tecnica; il Monza è stato pericoloso nei primi 45' solo con un tiro da fuori di Valoti, noi abbiamo fatto la partita e aver condotto il gioco contro una squadra così importante va ad aggiungere altro merito ai nostri giocatori".

Nagy e Cohen, due grandi acquisti della campagna estiva del Pisa, hanno giocato per la prima volta dall'inizio: "Buonissima prestazione di entrambi - spiega D'Angelo - si vede che sono giocatori abituati a determinate partite e dunque siamo molto soddisfatti".


Sibilli subito in campo e l'ha messa dentro alla prima occasione: "Ha fatto un gran gol, poteva farne altri ma si è intestardito in alcune situazioni, però ha giocato una partita straordinaria sotto ogni punto di vista, calcistico e comportamentale".

Domenica l'asticella si alza ulteriormente, visto che la capolista va al Tardini contro la corazzata Parma: "Come mi comporterò? Io vado al campo, poi vado a fare la spesa, al bar a fare colazione, in sede a dare fastidio a quelli che ci lavorano, poi di nuovo al campo e infine a casa: questo è il mio modo di gestire il momento e le situazioni. Non dobbiamo frenare e nemmeno accelerare, ma giocare come abbiamo fatto in queste partite".
Sezione: L'Avversario / Data: Mer 22 settembre 2021 alle 00:49
Autore: Niccolò Anfosso
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