Vittoria di importanza vitale per il Monza, da squadra e di squadra, fondamentale per il cammino verso la salvezza e, soprattutto, per il morale.

Palladino condanna l’amico, ed ex compagno di squadra al Genoa, Bocchetti all’ottava sconfitta consecutiva, in una partita insidiosa e a due facce, connotata da un forte imprinting gasperiniano.

Nel primo tempo il Monza rimane contratto e col baricentro basso, impreciso nelle linee di passaggio e poco votato alla verticalizzazione, complice un Verona aggressivo e ostruzionista. Poi arriva l’espulsione di Magnani che rompe gli equilibri e incanala la gara nella direzione dei biancorossi, che nella ripresa giocano con coraggio, cuore e determinazione, legittimando gli sforzi prodotti con due gol facsimili, entrambi sviluppati da destra al centro con Ciurria e Petagna a servire le conclusioni vincenti di Carlos e Colpani.

Grande prestazione dell’Imperatore (che oggi meriterebbe la corona in testa), ma anche di Armando Izzo, leader difensivo di sostanza ed esperienza, e di Stefano Sensi, giocatore illuminante e di classe superiore.

Nota di merito per il solito, inossidabile Di Gregorio, autore nel finale di una parata fantascientifica, un volo plastico straordinario, al livello dei salti in alto di Tamberi alle Olimpiadi.

Ora testa al posticipo esterno con la Lazio, un match da affrontare con più leggerezza e senza niente da perdere, pronti a rievocare ancora una volta il coro promozione: “𝐄 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐠𝐢𝐚̀ 𝐥𝐨 𝐬𝐨, 𝐜𝐡𝐞 𝐥’𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨, 𝐠𝐢𝐨𝐜𝐨 𝐚𝐥𝐥’𝐎𝐥𝐢𝐦𝐩𝐢𝐜𝐨. 𝐀𝐥𝐞̀-𝐚𝐥𝐞̀ 𝐨𝐡-𝐨𝐡!”.

Sezione: Focus / Data: Lun 07 novembre 2022 alle 16:45 / Fonte: di Andrea Rurali - MonzaGol
Autore: Redazione Tuttomonza
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