Le storie d’amore più belle sono quelle che iniziano per caso. Un po’ come quella del bambino prodigio brasiliano di sette anni che vede i suoi compagni di classe giocare a calcio chiedendo espressamente a suo padre d’iscriverlo alla società di paese per poter tirare due calci al pallone divertendosi in compagnia. All’inizio la strada di Carlos Augusto è davvero ripida: vive un’infanzia difficile, le cose sembrano andare per il verso sbagliato tra le prese in giro degli amici per la rigidità nella mobilità atletica e la povertà delle favelas. Ma lo spirito indomabile gli consente di superare ogni tipo di ostacolo anche grazie all’amicizia fortificata negli anni con Fabricio Oja, il cui padre ha deciso di aprire le porte della sua scuola calcio a tutti i bambini della zona. Il tocco mancino mai gli è mancato, e fino all’età di 15 anni interpreta il ruolo di attaccante, capendo presto di essere un pesce fuor d’acqua ed è agli albori dell’esperienza con la cantera del Corinthians che gli consigliano di arretrare il raggio d'azione. Ecco che arriva l'opportunità da terzino, dove dimostra subito personalità e grinta al servizio della squadra. Il 2018 è l’anno della consacrazione: dopo la prima chiamata in nazionale U20, a coronare la stagione da sogno c'è la vittoria del campionato Paulista contro il Palmeiras.
S’ispira a Marcelo, al Corinthians cresce osservando Fábio Santos e Guilherme Arana ma sono tanti a paragonarlo a Re Mida Filipe Luis per la struttura fisica, le capacità tattiche che gli consentono di prevedere in anticipo le giocate intuendo il movimento dell’esterno offensivo avversario, e la versatilità che gli permette di fare anche il centrale difensivo. Si è laureato 'tricampeao' nel 2019, adesso è pronto a sfrecciare con intelligenza sulla corsia mancina bruciando l’erba del Brianteo a suon di cavalcate e giocate d'alta classe. L’ha strappato alla concorrenza di Genoa e Roma Galliani, con la dirigenza brianzola che ha realizzato il colpo di mercato più importante della sua storia sborsando la bellezza di 4 milioni di euro portando a termine la trattativa complicata durata due mesi. Finora il calcio europeo l'aveva provato solo alla playstation, ora il desiderio di giocare in Italia si è avverato: potenza, abnegazione, tecnica e progressione galoppante per condire il gioco elettrizzante esaltandosi a sinistra e pennellando cross precisi per le battute a rete di Maric e Gytkjaer. S'è imposto di essere protagonista promettendo massima applicazione per testare le sue qualità inaugurando il ciclo vincente col Monza, unendo teoria e prassi, sognando la massima serie per stupire tutti. Dal Brasile all'Italia, il filo diretto del ragazzo ventunenne che ci ha sempre creduto e desidera spiccare il volo verso orizzonti luminosi.
Autore: Niccolò Anfosso / Twitter: @Nicanfo2000
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