Radice è un cognome degno di nota e molto importante nello scenario calcistico italiano, oggi a parlare a Il Giorno è Ruggero Radice, figlio del grande Gigi, scomparso il 7 dicembre 2018.

Negli anni è stato un grandissimo allenatore, innovativo, fra le tante big è stato anche allenatore del Torino vincendo uno scudetto, ma prima è stato allenatore del Monza per ben tre volte, l'ultima nel '77. Il figlio Ruggero poteva mai immaginare che la prima gara del Monza in A fosse stata proprio col Torino? "Per me dal punto di vista emozionale scoprire che questa partita sarebbe stata la prima del campionato ha messo i brividi. Papà ha fatto così tanto nella storia di queste due società... Io stesso sono tifoso granata, ma sono affezionatissimo al Monza, in cui ho giocato tanti anni".

Ruggero Radice, oggi 51enne, è stato giocatore del Monza per diversi anni. "Sono cresciuto in queste giovanili e ho fatto in tempo ad allenarmi con campioni o giocatori storici come Casiraghi, Fontanini, Bolis, il capitano Saini . Con quelli della mia generazione siamo rimasti in contatto, abbiamo anche una chat tutta nostra, si chiama “I Monzi“: scherziamo, facciamo battute, ci scambiamo gli auguri ai compleanni. Il Monza per me è sempre stato una società capace di emozionarmi, ho vissuto anni meravigliosi, sono molto felice che dopo tante delusioni sia finalmente andato in A. Sono vicino a cosa devono aver provato i monzesi. Mi piacerebbe venire a vedere la partita col Torino, credo che il 13 agosto sarà una bellissima festa ".

Poi continua: "Ho giocato tantissime partite al Brianteo, in fondo è quello che la città di Monza si meritava, spesso schiacciata fra le luci e le ombre di tanti vicini ingombranti come Milan, Inter ma anche Atalanta o Brescia . Di qui sono passati giocatori però che hanno fatto la storia del calcio. Papà ne sarebbe felicissimo della promozione in A del Monza, ne sono certo. Per chi tiferebbe papà il 13 agosto? Non so rispondere, ci vorrebbe lui".

Sezione: Ex Biancorossi / Data: Lun 08 agosto 2022 alle 18:23
Autore: Emanuele Dell'Anna
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