Intervista esclusiva col giornalista Gabriele Rocchi della redazione di TuttoFrosinone in vista del match di domani pomeriggio allo "Stirpe".

Quale Frosinone deve aspettarsi il Monza? Quello brillante visto fino a fine novembre, o quello in crisi delle ultime partite?

"Credo che allo Stirpe il Frosinone scenderà in campo con la solita voglia di divertire e dettare il ritmo del gioco, cercando la rete sin dai primi minuti per poi gestire con maggiore lucidità. Non va dimenticato, infatti, che il Frosinone dovrà scendere in campo anche per i quarti di finale di Coppa Italia contro la Juventus, prima della trasferta a Bergamo, e in questo senso Di Francesco dovrà essere bravo a gestire al meglio le energie dei ragazzi. 
Non definirei il Frosinone una squadra in crisi: al netto di alcune disattenzioni, sia individuali che collettive, i giocatori hanno sempre cercato di riproporre in campo le precise trame di gioco del mister, e nell’ambiente questo gli viene riconosciuto. Il rientro di alcuni giocatori dall’infermeria, tra cui Ibrahimovic e Lirola, e la spinta del pubblico dello Stirpe, potranno aiutare il Frosinone a centrare nuovamente il colpo da tre punti". 

Come mai questa recente flessione della squadra di mister Di Francesco? 

"Per capire la flessione del Frosinone dell’ultimo periodo, bisogna tenere conto di due fattori, a partire dalle assenze. Nella gara contro la Lazio, ad esempio, non erano disponibili terzini di ruolo, ma hanno pesato anche gli infortuni di Ibrahimovic e Kalaj, con Renier e Mazzitelli non ancora al meglio. Le difficoltà numeriche del Frosinone nel reparto arretrato sono note, tanto che contro Napoli e Juve ha giocato il classe 2005 Lusuardi, ed è per questo che nel mercato di riparazione si punterà a trovare rinforzi soprattutto in quel settore. Bisogna poi considerare il crescente livello delle avversarie: tra novembre e dicembre il Frosinone ha affrontato Inter, Milan, Juventus e Lazio, oltre al Napoli battuto in Coppa Italia. Al netto di alcuni errori collettivi, e della gara di Lecce da cui si sarebbe potuto ottenere almeno un punto, un calo in termini di risultati era preventivabile". 

Quanto ha pesato l'assenza dell'ex biancorosso Luca Mazzitelli? 

"L’assenza di Mazzitelli ha certamente pesato, ma va considerata nell’ottica di una situazione infortuni già particolarmente complessa. L’ex Monza è diventato un elemento imprescindibile nello scacchiere di Di Francesco, oltre che uomo spogliatoio, ma quando vengono a mancare anche i ricambi le difficoltà si amplificano. Nella gara di sabato prossimo, in ogni caso, dovrebbe tornare a disposizione e affiancare Barrenechea in un ipotetico centrocampo a 4, con Lirola e Gelli più larghi". 

Cosa ha portato Di Francesco rispetto alla vincente gestione passata di Grosso? 

"Partiamo dalle indicazioni del Presidente Stirpe, che ha sempre dato importanza al “come” si raggiungessero i risultati più che al mero ottenimento degli stessi. Tradotto, bisogna divertirsi e far divertire. La scelta di Di Francesco, in questo senso, è logica e segue il percorso tracciato da Grosso negli ultimi anni. La differenza è prima di tutto nell’esperienza acquisita nel massimo campionato. Con una squadra completamente rimaneggiata e un gruppo diverso rispetto a quello che ha dominato la scorsa Serie B, era necessario avere una guida che sapesse concretizzare al massimo ogni occasione per far punti, oltre a valorizzare una rosa tra le più giovani in Europa. Tanti tocchi di prima e di seconda, voglia di aggredire l’avversario, pressing alto e capacità di cambiare assetto più volte a gara in corso, senza dare punti di riferimento all’avversario, sono sicuramente altre delle caratteristiche del gioco voluto da Di Francesco". 

Che insidie ti aspetti domani dal Monza?

"Mi aspetto un Monza desideroso, al pari del Frosinone, di tornare a conquistare i tre punti. Come detto in apertura, credo che assisteremo ad una partita divertente, ma con una maggiore attenzione ad alcune trame difensive, specialmente lato ciociaro. Del resto, Di Francesco nell’ultima conferenza è stato chiaro: “vedere il Frosinone farsi del male da solo e perdere punti così è veramente un peccato.” Bisogna, dunque, alzare la soglia dell’attenzione e migliorare nella “qualità” del possesso palla. In questo senso, però, anche Palladino dovrà inventarsi qualcosa, date le diverse assenze nel reparto arretrato". 

Come è vista da fuori la squadra di Palladino? Concorrente per la salvezza o squadra che ha altri obiettivi?

"Sentendo colleghi e tifosi, il Monza viene visto come una realtà quasi estranea alla lotta retrocessione, nonostante i risultati altalenanti dell’ultimo periodo. La forza societaria e quanto fatto vedere negli ultimi anni, proiettano i brianzoli tra le formazioni che potrebbero consolidarsi ed esplodere definitivamente nelle stagioni a venire".

Sezione: Esclusive / Data: Ven 05 gennaio 2024 alle 08:30
Autore: Roberto Sabatino
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