TuttoMonza.it ha raggiunto telefonicamente Reginaldo, l'attaccante brasiliano che ha vestito la maglia del Monza nel torneo di Serie C 2018/2019, quello dell'annata storica del cambio di proprietà. Il giocatore, che attualmente gioca ancora nel professionismo con la maglia del Picerno sempre in Lega Pro, ha parlato così della stagione biancorossa.

Come giudichi il campionato del Monza all’esordio in A?
"Il Monza aveva costruito una buona squadra in estate, ovviamente per un salto così importante era necessario dare un po’ di tempo al gruppo per amalgamarsi. Certo che l’arrivo di mister Palladino ha dato una spinta incredibile. Sono contento per lui, siamo stati insieme a Monza verso la fine della sua carriera, ed è sempre stato un ragazzo intelligente con le idee chiare. La squadra si salverà tranquillamente, credo che abbia fatto un’ottima stagione da neo-promossa e l’anno prossimo si vedrà”.

Dove può arrivare secondo te nei prossimi anni questo progetto? Si può sognare l'Europa?
“Nei prossimi anni penso che il Monza possa arrivare davvero lontano perché Berlusconi e Galliani hanno deciso di investire in questa società per fare qualcosa di davvero importante. Finora hanno dimostrato di saper lavorare bene, hanno anche dato spazio a tantissimi giovani italiani, e gli auguro le cose migliori per il futuro”.

La svolta si è avuta con l'avvento di Palladino: cosa ha portato secondo te?
“Ha dato un’identità di gioco precisa, prendendo spunto da tutti gli allenatori che ha avuto da giocatore anche se penso abbia attinto di più da un tecnico come Gian Piero Gasperini, perché lo rivedo nel gioco e nella mentalità che ha portato alla squadra. Quando cambia un allenatore, poi, i calciatori possono svoltare anche loro”.

Il tuo connazionale Carlos Augusto sta facendo magie….
“Lui è cresciuto nel Corinthians, la mia squadra del cuore. Quando arriva un giocatore brasiliano spero sempre che si imponga, ormai conosco il vostro campionato da oltre vent’anni e so quante insidie ci sono dietro. Sta facendo molto bene, sono felice per lui”.

Un ricordo del tuo periodo a Monza : il più bello e il più brutto.
“I ricordi piacevoli sono tanti, perché nell’anno del mio arrivo ci siamo divertiti davvero molto. Ovviamente quello negativo è legato alla doppia sfida playoff contro l’Imolese: se avessimo passato quel turno, sono sicuro che avremmo centrato la promozione in Serie B perché eravamo davvero forti”.

Quanto sei rammaricato per non aver giocato la B coi biancorossi ?
“Dopo quella stagione sono andato via da Monza, lasciandomi assolutamente in ottimi rapporti con tutti. Poi loro hanno conquistato la meritata promozione con mister Brocchi, ed ho gioito anche io. Sono orgoglioso di aver giocato, lottato, segnato per quella maglia e per i suoi tifosi”.

Come hai vissuto quello storico cambio societario da Colombo al gruppo Fininvest?
“Fu proprio il presidente Colombo a volermi a Monza. Una società sana che non ti faceva mancare nulla, nel suo piccolo. Poi ovviamente l’arrivo del gruppo legato a Berlusconi ha sconvolto in positivo tutti, l’asticella si è alzata inevitabilmente. Hanno portato una mentalità vincente. Sogno un giorno che il Monza possa giocare in Champions League e per il vertice della Serie A: lo merita quella città”.

Un pensiero per Berlusconi?
“Gli faccio i miei più sinceri auguri di pronta guarigione. E’ sempre stato un leone, nella vita e professionalmente. Lo dimostrerà ancora una volta”.

Sezione: Esclusive / Data: Lun 10 aprile 2023 alle 08:20
Autore: Roberto Sabatino
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