TuttoMonza.it ha intervistato Marco Fossati, ex centrocampista biancorosso dal 2019 al 2021, appena rientrato in Italia dopo due stagioni in Croazia con l'Hajduk Spalato. Con lui abbiamo parlato di passato, presente, futuro e calciomercato.

Come va innanzitutto? Deve essere strano allenarsi senza squadra. Ci sono novità per il tuo futuro?

"Sto molto bene, grazie. Questo periodo sta rafforzando sempre di più la mia forza mentale e la voglia di cominciare è tanta. Ho rifiutato alcune proposte dall’estero e sono in attesa di quella che faccia al caso mio".

Il Monza di oggi deve assorbire a pieno la scomparsa del presidente Berlusconi: il ricordo o la chiacchierata a cui tieni di più?

"Ricordo un presidente, ma soprattutto una persona straordinaria che si sedeva in mezzo a noi come fosse proprio uno di noi. Sempre con il sorriso, ti metteva a tuo agio con classe e semplicità! Il ricordo più bello risale a quando era diventato presidente del Monza da poco e scese negli spogliatoi a farci il discorso pre gara, ma è meglio che non dico qual’era (ride, ndr)...".

Quanto sta andando a rilento questo calciomercato estivo nonostante i liquidi degli arabi? È sempre più difficile muovere giocatori. Pensi che il Monza, ad oggi con Izzo, Cittadini, Gagliardini e Valentin Carboni, si sia già mosso bene?

"Ogni anno il mercato sembra sempre più lento e particolare. Quest’anno c’è stato il boom in Arabia chissà come evolverà nei prossimi anni. Il Monza è una società che ha sempre le idee chiare su cosa fare e soprattutto in ottica di mercato. Ha già fatto operazioni importanti".

Il dubbio è sempre la mancanza di un ariete d’area di rigore: si è parlato di Duvan Zapata, reduce però da una stagione costellata da guai fisici. Rischieresti il suo eventuale acquisto? O il Monza può ritenersi già soddisfatto così in attacco? 

"Chiaro che non sono nessuno per poter giudicare le operazioni di mercato, ma se devo parlare personalmente Zapata è un giocatore che mi piace molto".

A centrocampo, nel tuo habitat, il Monza ha perso Sensi e Rovella: saranno assenze che peseranno secondo te?

"Conoscendo e apprezzando molto entrambi, credo che sono due giocatori che mancherebbero a chiunque, non solo al Monza".

Avere un allenatore come Palladino, a scadenza di contratto, secondo te può distrarre un giocatore? 

"Parlando dal punto di vista del giocatore credo proprio di no. Palladino è troppo serio e professionale, sono sicuro che penserà al Monza al 100%".

Un passo indietro al terribile periodo della pandemia: come hai vissuto il lockdown e quanto ti è mancato gustare la promozione sul campo col Monza?

"È un periodo che ancora oggi ritengo surreale. Ogni giorno c’era la speranza di poter tornare alla vita normale. L’ho passato in famiglia, nella mia casa a Milano, con mia moglie, cane e gatto. Giornate all’insegna del cibo con mia moglie che si divertiva in cucina (ride, ndr). Non poter festeggiare la promozione in Serie B è stata la cosa che mi è mancata più di tutte".

La più grande gioia con la maglia del Monza?

"La promozione descritta sopra, quella vinta e strameritata sul campo con mister Brocchi ed i miei compagni".

Ti sei lasciato qualche rimpianto indietro ripensando alla tua esperienza in biancorosso?

"Nessuno, mi sono fatto conoscere per il giocatore e la persona che sono".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 26 luglio 2023 alle 07:00
Autore: Roberto Sabatino
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