Il Monza è il grande favorito di questi playoff? Impossibile dirlo. La post season, che partirà nel weekend con i due turni preliminari, appare quanto mai incerta, come d'altronde lo è stata tutta la B sia in testa (quattro squadre che a 90’ dalla fine potevano ambire alla promozione diretta, non s’erano mai viste. Il controsorpasso all'ultima curva della Cremonese) che in coda (la retrocessione all'ultima giro dell'Alessandria che a metà stagione pareva essere tranquilla).

Quello che preoccupa maggiormente, al di là delle avversarie -  tostissime sia chiaro - è il precedente dello scorso anno. Dodici mesi fa la squadra di Brocchi, dopo aver perso la corsa alla A diretta, naufragava in semifinale playoff a Cittadella, scoppola che sanciva la fine del triennio del tecnico in Brianza. Al "Tombolato" i bagaj arrivarono da favoritissimi, un Monza che almeno sulla carta sembrava essere nettamente superiore alla concorrenza. Il crollo fu improvviso e inaspettato, sorprendente per quel che era stato il rendimento stagionale contro le cosiddette grandi (Brocchi fece 6 punti con la Salernitana che salì direttamente e il campionato fu perso contro le ultime della classe, Pescara ed Entella).

Stroppa, invece, all'epilogo decisivo ci arriva con un cammino incerto. Dati alla mano Valoti e compagni hanno patito tremendamente gli scontri diretti, uscendo sconfitti perfino da quella che doveva essere la gara della vita contro il Perugia. Non solo, la sconfitta nel derby contro il Como, la batosta in casa contro il Pisa, il ko netto a Frosinone, le due sconfitte contro il Lecce, dimostrano che quando la posta in palio è alta il rischio flop è dietro l'angolo. Questione mentale, più che tecnica. Questa squadra non sembra essere in grado di reggere la pressione delle grandi sfide. Un problema non da poco dato che ora in 180' ci si giocherà un'intera stagione.

Vero che i playoff sono una storia a sé (lo dimostra il miracolo del Venezia) ma ad oggi le favorite sembrano essere altre. Sicuramente il Pisa, a lungo in testa e che a gennaio ha preso Torregrossa e Puscas (15 gol in 4 mesi, 8+7), ma anche l'Ascoli, probabilmente al momento la squadra più in forma della cadetteria. Più indietro invece il Brescia, altra grande favorita ai blocchi di partenza che ha dovuto attraversare mille vicissitudini prima di arrivare in fondo.

Se Brocchi guidava una fuoriserie che a inizio stagione spingeva Galliani a dire che se non fosse stata Serie A sarebbe stato un fallimento (Boateng, Balotelli erano di un'altra categoria, Frattesi pure), ora Stroppa può sì dire di avere una tra le prime cinque rose del campionato ma non di certo la migliore. Errori tecnici e di gestione certamente ma questa volta anche dirigenziali. Puntare a gennaio su Mancuso e Ramirez è stato un errore, due gol soli e due giocatori che non sono mai stati in grado di incidere come il nome stampato sulle maglie faceva erroneamente credere. La squadra è meno forte di quella della passata stagione, soprattutto caratterialmente. 

Cosa succederà? Chi vivrà vedrà ma per raggiungere la Serie A bisognerà sicuramente fare molto di più.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 11 maggio 2022 alle 13:26
Autore: Stefano Pontoni
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