Due mesi soltanto ci separano dalla fine del campionato.

10 partite e basta, poi (play off a parte) calerà il sipario su questa stagione. Il momento della verità è arrivato, per tutti. Non c'è più margine d'errore, non vi è più tempo per recuperare e rientrare in corsa. Ora o mai più.

Se il Monza vuole la A deve andarsela a prendere nelle prossime giornate.

I biancorossi, nonostante qualche difficoltà in più del previsto, a due terzi di stagione sono secondi, a -3 dalla vetta occupata dall'Empoli. E' questa la posizione minima necessaria per la promozione diretta, altrimenti si dovrà passare dai playoff. 

L'obiettivo dei bagai è quello di evitare l'imprevedibilità delle gare secche, che premiano quasi sempre non la squadra più forte ma quella più in forma. Già altre big negli ultimi anni sono rimaste invischiate nella post season, vedendo poi crollare inesorabilmente progetti e ambizioni. Gli esempi illustri, basta sfogliare l'almanacco, si sprecano. 

Cercare di centrare la A entro le 38 giornate allora, è la missione degli uomini di Brocchi. 

Missione, va detto, tutt'altro che facile. Pensare che per il Monza la promozione sia scontata è errore assolutamente da non fare. Dietro c'è traffico e tutte sono pronte a detronizzare i biancorossi. Il Lecce, tra le più attrezzate, è pronto a premere sull'acceleratore in questo finale per conquistare la seconda piazza. Il Venezia gioca bene e sembra avere tutte le carte in regola per provarci fino alla fine. Chievo e Cittadella pure. Attenzione poi alla Spal, altra grande di questo campionato, che sicuramente da qui alla fine aumenterà i giri del motore per arrivare il più in alto possibile. A queste squadre potrebbero poi aggiungersi anche Pisa e Frosinone, outsiders dell'ultimo minuto.

La concorrenza, insomma, è tanta. 

Le qualità per conquistare la A, e anche per vincere il campionato, il Monza le ha tutte. Come diciamo sempre, nessun'altro club cadetto ha a disposizione le risorse umane, sportive ed economiche dei brianzoli. Questa superiorità ora va tramutata in punti. Momento decisivo, parte clou, crocevia, chiamatelo come volete, ora serve il cambio di passo. 

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 10 marzo 2021 alle 18:00
Autore: Stefano Pontoni
vedi letture
Print